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Assagenti saluta il 2014

Genova ha tenuto malgrado la crisi e il porto conferma segnali confortanti per l’anno che viene

Nella foto: (da sinistra) Giulio Sommariva ed Enrico Paroletti, rispettivamente direttore e segretario del Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, con Gian Enzo Duci e Luigi Merlo.

GENOVA – Non è tempo di bilanci per il presidente dell’Autorità Portuale Luigi Merlo, che durante il tradizionale cocktail di Natale di Assagenti, ospitato dal Museo dell’Accademia Ligustica di Genova, ha guardato dritto in avanti, al 2015, esortando tutta la comunità portuale a cogliere l’opportunità che l’Expo rappresenta per Genova, «per consolidare i rapporti con gli oltre 140 paesi presenti, che per la maggior parte già scalano il nostro porto».
E’ seguita una rapida carrellata delle carte che già aspettano i membri del Comitato Portuale sul tavolo: la gara per la progettazione esecutiva della diga, l’approvazione complessiva del Piano regolatore portuale e la progettazione della nuova torre piloti, affidata a Renzo Piano. «Ma non solo – dice Merlo – il 2014 sarà l’anno in cui quasi tutte le opere in corso verranno ultimate: i tombamenti di Calata Bettolo e Ronco-Canepa e l’infrastruttura ferroviaria, senza contare il vantaggio competitivo che deriverà dalle procedure di sdoganamento anticipato, preclearing e Sportello unico».
[hidepost]Un ottimismo anticipato da Gian Enzo Duci, presidente Assagenti, nel discorso di benvenuto: «Genova è un porto che non è stato toccato dalla crisi in modo drammatico: sul traffico contenitori, per esempio, non abbiamo raggiunto i livelli del 2012, ma quello di quest’anno è comunque il secondo dato storico registrato nel nostro porto. Anche a livello internazionale arrivano segnali confortanti e per la prima volta dopo anni, il time charter equivalent mostra numeri che consentono a tutte le tipologie navali di raggiungere il breakeven».
La nota dolente arriva sui dati che riguardano il traffico in importazione, preoccupanti a detta di Merlo, che sottolinea come l’urgenza per il governo sia rappresentata da politiche per le famiglie, per il lavoro e per il rilancio dell’economia domestica, «perché il sistema portuale non può fare miracoli su consumi che non esistono».
Prima del brindisi finale, Duci ha sottolineato come la scelta di ritornare a organizzare l’appuntamento natalizio all’interno di un museo non sia casuale. Gli ha fatto eco Merlo, comparando il settore della logistica con quello della cultura: «Entrambi hanno molte potenzialità e un grande bisogno di riforme radicali. Spero che il governo a gennaio presenti una vera e propria riforma portuale, che ci consenta di agganciare l’Europa nel momento in cui a livello comunitario si sta presentando il regolamento sulla portualità».
Come tradizione, anche quest’anno, Assagenti contribuirà al restauro di una delle opere dei musei genovesi. Si tratta della “Sacra Famiglia con Angeli e Donatore” di Luca Cambiaso (Moneglia 1527 – El Escorial, Madrid 1585), olio su tela cm. 141×110, esposto al Museo dell’Accademia Ligustica di Genova.

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Pubblicato il
28 Dicembre 2013

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