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Da troppe a troppo poche le Autorità portuali per Lupi

Più che il loro numero deve contare come operano – La vicenda della “Concordia” – Crociere e contenitori al bivio

Angelo Roma

LIVORNO – Il dibattito sulla “riformina” annunciata dal ministro Maurizio Lupi per i porti ha acceso commenti e valutazioni di ogni tipo. Abbiamo chiesto sul tema il parere del comandante Angelo Roma, già “uomo Zim” per l’Italia, dirigente dell’Intercontainers e oggi maritime consultant.
Diminuire le Autorità portuali?
“Deve essere un “must” delle politiche del trasporto. E’ evidente che 25 sono troppe, ed allo stato, solo 4, come qualcuno ha proposto (una per le macroaree dell’alto e basso Tirreno, e dell’Alto e basso Adriatico), mi paiono poche. In Toscana, sicuramente, una basterebbe: ma il presidente (prendo in prestito una battuta di Simonetti del board Contship), anche se non in possesso di patente, sarebbe auspicabile, che avesse almeno il foglio rosa! Ovvero: che abbia capacità e norme in grado di farlo operare”.
[hidepost]Il dibattito sullo smaltimento del relitto “Costa Concordia” continua ad arricchirsi di nuove offerte. Qual’è lo stato delle cose?
“Per quanto riguarda la Concordia, faccio presente che: 1) Il 22 ottobre scorso, il Parlamento europeo ha formalmente adottato il regolamento sul riciclaggio delle navi. Il testo deve ora essere adottato dal Consiglio, anche da questo in modo formale, e ciò dovrebbe avvenire in queste ore. Sarà poi pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, ed entrerà in vigore 20 giorni dopo (cioè molto probabilmente prima della fine del 2013); 2) il trentesimo cassone dovrebbe essere installato il 29 giugno 2014. Di conseguenza il porto di Piombino dovrà essere pronto ad accogliere il relitto per i primi di luglio del 2014, altrimenti rischia di perdere questa grandissima opportunità di lavoro”.
Anche sulle crociere sta verificandosi un “ingorgo” di offerte portuali: e Livorno riparte con una nuova stazione passeggeri, anche se per qualcuno è in ritardo…
“Sono due i fattori da analizzare. Nel prossimo anno le infrastrutture del comparto crocieristico nazionale aumenteranno di sette unità, diventeranno quindi 48. Inoltre dopo una crescita del 5,1% dei crocieristi movimentati nei porti italiani nel 2013, nel 2014 è attesa una contrazione del -6,9% dei passeggeri. Questo sta a significare che la “parte di torta” livornese diminuirà, e di conseguenza dovremmo sperare di attestarci sui 700.000 passeggeri, numeri d’altronde, di tutto rispetto”.
I contenitori “soffrono” a Livorno e le anticipazioni sul P3 Network preoccupano molto. Esiste una soluzione per rilanciare?
“Con questa domanda, va dritto al cuore, i contenitori hanno fatto parte della mia vita per ben trentacinque anni. Di seguito elenco alcuni dati interessanti circa il nostro porto:
• 1975: con un movimento di 11.437 container, è praticamente pari a Genova (12.808);
• 1980: Livorno ha superato la soglia dei 400 mila contenitori (406.812 trasbordi compresi) collocandosi al primo posto nel Mediterraneo;
• 1987: 1º nel Mediterraneo e 20º al mondo con 552.142 teu
• 1989: le statistiche denunciano che, nei primi otto mesi, non si è avuto l’atteso recupero dei teu. A fine anno 416.173;
• 2008: Livorno raggiunge il massimo storico nella movimentazione, 778.864 teu;
• 2011: dopo 50 anni la Zim abbandona il porto di Livorno ed alla fine si movimentano 637.798 teu;
• 2012: 549.047.
Mi auguro quindi, che il piano B della Piattaforma Europa – che l’Authority sta spingendo – possa essere messo in opera il più presto possibile, in modo che la speranza di aumentare il traffico contenitori possa rimanere viva”.

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Pubblicato il
16 Novembre 2013

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