Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Antipirateria sulle navi anche guardie giurate italiane

Dopo un lungo lavoro del tavolo tecnico di Pubblica Sicurezza, la circolare consente più protezione al nostro naviglio nelle aree a rischio

ROMA – Alessandro Pansa, capo della Polizia direttore generale della Pubblica Sicurezza, ha firmato la circolare attuativa del Decreto del ministero dell’Interno, n. 266 del 28 dicembre 2012 (Regolamento recante l’impiego di guardie giurate a bordo delle navi mercantili battenti bandiera italiana, che transitano in acque internazionali a rischio pirateria).
Tale circolare – dice una nota di Confitarma – conclude il lungo percorso normativo in tema di contrasto alla pirateria marittima iniziato nel luglio 2011 con la pubblicazione del decreto legge n. 107 del 1° settembre 2011, convertito nella legge n. 130 del 2 agosto 2011.
[hidepost]Nonostante lo straordinario impegno della Marina militare che dal novembre 2011 ha assicurato la protezione di circa 245 viaggi nell’Oceano Indiano grazie all’imbarco dei Nuclei Militari di Protezione (NMP), restavano a tutt’oggi ancora scoperte alcune rilevanti rotte nell’area a rischio pirateria.
Da qui la necessità invocata da Confitarma di dare attuazione anche al secondo pilastro della legge n.130/2011 che consente alle società armatrici, in via suppletiva (previa comunicazione da parte della Difesa/Marina Militare dell’impossibilità di impiegare i Nuclei Militari di Protezione per il viaggio richiesto), la facoltà di richiedere i servizi di protezione attiva da parte di istituti di vigilanza privati, a tal fine decretati, per mezzo di guardie giurate particolari a bordo delle navi battenti bandiera italiana in transito nell’area a rischio pirateria.
“Come noto, tale ultima facoltà – sottolinea Confitarma – già disciplinata dal decreto ministeriale n. 266/2012, necessitava per la sua concreta attuazione dell’emanazione di una circolare esplicativa da parte del ministero dell’Interno che ne disciplinasse le procedure, definendo altresì la modulistica necessaria e le indicazioni per l’approvazione del Regolamento degli Istituti di vigilanza privata che svolgono servizi di protezione del naviglio mercantile.
“Frutto di un intenso lavoro realizzato in seno al Tavolo tecnico, appositamente istituito presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, composto dai rappresentanti delle competenti articolazioni del ministero della Difesa e del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di Confitarma, nonché delle Associazioni datoriali del settore della vigilanza privata, la Circolare del ministero dell’Interno armonizza la complessa e delicata materia della sicurezza pubblica nazionale con le esigenze operative delle navi di bandiera italiana nel contesto internazionale ove i servizi di protezione privata verranno forniti”.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Ottobre 2013

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora