Assoporti sulla sentenza per Massidda
ROMA – Il consiglio direttivo di Assoporti è stato convocato per lunedì 21, in vista dell’assemblea – già formalizzata – di martedì 29: ma anche e specialmente per fare il punto sulle ricadute della sentenza del Consiglio di Stato, che ha “sbalzato” dalla presidenza dell’Authority di Cagliari l’ex senatore Massidda, ribadendo la inderogabile necessità – per le nomine – della “massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell’economia marittima e dei trasporti” nonché la necessità, “di norma” di una laurea specifica.
[hidepost]E’ probabile che il consiglio direttivo sia anche chiamato ad emettere una nota ufficiale sul delicato tema. Lo stesso presidente di Assoporti Pasqualino Monti, da noi interpellato, ci ha chiesto di attendere il documento ufficiale dell’associazione, che segnerà anche la linea da cui partirà l’eventuale dibattito in assemblea.
“A titolo personale e come presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia – ci ha dichiarato il presidente Monti – posso solo dire che la sentenza del Consiglio di Stato porta alcuni chiarimenti sulla necessità di una qualificazione professionale specifica per i candidati alla presidenza delle Autorità portuali, ma nello stesso tempo apre nuovi margini di incertezza che dovranno essere attentamente valutati. Mi si lasci dire inoltre che mi è dispiaciuta la vicenda dell’amico e collega Massidda, il quale in due anni di presidenza a Cagliari ha fatto più che bene per unanime riconoscimento sia degli operatori che dello shipping, dimostrando in sostanza che se dobbiamo guardare ai risultati non è una qualificazione professionale a priori sulla carta che può da sola garantire la migliore condotta di un porto”.
A.F.
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