Nella classifica mondiale degli armatori vince Hong Kong, A.P. Moller per l’Europa
L’italo-svizzero Aponte è ottavo, seguito da due israeliani – A sorpresa sono i tedeschi a tallonare la famiglia danese, seconda al mondo – Le altre posizioni in scala
LONDRA – Il primo degli italiani – anche se dal punto di vista della residenza dell’impresa è svizzero – risulta Gianluigi Aponte e famiglia, che peraltro si piazza all’ottavo posto sulla scala mondiale dei bimilionari dello shipping. Curiosa ma significativa questa classifica: come si vede dalla tabella qui sopra (elaborata da Alphaliner) in testa di gran lunga figura il cinese di Hong Kong Li Ka Shing (e famiglia) con la bellezza di 31 bilioni di dollari di patrimonio. Dieci bilioni di dollari sono il distacco con il secondo classificato, la famiglia e la fondazione della danese A.P. Moller. Meno conosciuti ma altrettanto economicamente potenti sono le famiglie cilene Fontbona & Luksic, il malese Kuok e il cipriota Fredriksen, il cui cognome tradisce peraltro un’origine nordica. Qualche altra curiosità da sottolineare: gli israeliani Ofer seguono Aponte al 9° e 10° posto separatamente. Tra i 21 armatori inseriti nella classifica, ben tre sono tedeschi, due di Hong Kong, due di Taiwan e due di Israele. L’Italia, patria di artisti, eroi e navigatori, non è in classifica (non considerando italiano Aponte, peraltro registrato come svizzero). Ma anche il colosso Usa non figura bene, visto che il suo primo armatore è solo all’11º posto.
[hidepost]A che serve una classifica di questo genere? Oltre alla curiosità, serve a dare un’idea della consistenza economica dei patrimoni di armatori che spesso vengono valutati per le dimensioni delle navi, per la quantità e qualità delle linee, per i servizi: ma di cui pochi conoscono il valore in dollari. Con una considerazione finale: un tempo era la Grecia la patria dei più grandi, più potenti e più ricchi armatori al mondo, mentre oggi il suo più importante esponente della categoria è penultimo nella classifica, con poco più di un trentesimo del patrimonio del primo. E non è passata che una generazione…
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