Ricordi di un amico scomparso

Fiorenzo Milani
LIVORNO – Già capo dei piloti del porto di Livorno, attuale presidente del locale Propeller Club, Fiorenzo “Cino” Milani ha voluto inviarci questo ricordo dell’ammiraglio Pollastrini, che integralmente pubblichiamo.
Raimondo Pollastrini, aveva tanti pregi: era una persona onesta, competente, pulita, semplice ma soprattutto amava Livorno. Pur avendone la possibilità, non si è mai atteggiato, non ti ha mai fatto pesare di essere Ammiraglio Ispettore, ti ascoltava e si faceva carico dei tuoi problemi, mi ricordava mio padre che una volta mi disse: “Se ricopri un incarico di potere ricordati di metterlo a disposizione degli altri e non di te stesso” Lui era esattamente così! Ho avuto l’onore di partecipare alla festa della Sua nomina a Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, ma ricordo che era molto più emozionato, quando dopo tanti anni di sacrificio ha lasciato il Corpo delle Capitanerie, e ricordo nitidamente quanto i Suoi uomini fossero orgogliosi di fotografarsi insieme a Lui, dagli Ufficiali ai Marinai, è stato il Comandante di tutti.
[hidepost]Amava il Livorno ed il gioco del pallone, pur avendo la possibilità di andare in tribuna d’onore, ogni anno amava rinnovare il suo abbonamento in gradinata. E con il figlio Matteo, sfidava pioggia e vento, pur di veder vincere il Suo Livorno, l’ultimo ricordo che ho di Lui al Picchi è contro il Sassuolo, pioveva che Dio la mandava, ma lui era presente con la sua cerata verde da marinaio! Livorno-Sassuolo 3-2 indimenticabile! Amava anche giocare al gabbione, memorabili le partite che organizzava la domenica al Suo rientro da Roma, e fiore all’occhiello era la Sua squadra la “Stella Polare” che disputò anche un’amichevole pre-campionato con il Livorno Calcio. La Sua porta era sempre aperta, e riusciva sempre a trovare la parola giusta, quella che da un Uomo come lui, avresti sempre voluto sentire!
Per Lui il Corpo delle Capitanerie era come una squadra di calcio, tutti per uno, uno per tutti! Non contava il fenomeno ma il collettivo!
Il destino l’ha privato in età prematura della moglie Maria Paola! Dio sa se c’ha sofferto!
Ma aveva trovato nuova linfa vitale con Maria Gloria Giani, li ho sempre visti felici ed affiatati!
Non si è mai privato di Matteo e Martina, suoi figli, in tutte le cerimonie del Comando Generale erano presenti con i rispettivi figli e coniugi, e più di qualche volta era più facile trovarlo a giocare con un nipote che privilegiare una cerimonia, quelli erano i suoi veri ospiti d’onore!
Mi ha onorato di essere socio al Propeller Club durante la mia presidenza, avrebbe potuto fare il Socio Onorario (Vista la Sua qualifica) ma con l’umiltà che l’ha contraddistinto, ha voluto fare il Socio Ordinario, per me è stato un onore fare il Suo Presidente.
Con me è stato sempre affettuoso, mi riceveva il sabato pomeriggio, quando io facevo il Capo Pilota e Lui era Comandante Generale delle Capitanerie, gli rubavo il tempo! Ma non si è mai negato!
Ha scritto l’introduzione, del libro dei 150 anni dei piloti di Livorno, quando l’ho letta mi sono scese le lacrime, non era uno scritto di circostanza, veniva dal cuore! Il libro l’aveva letto dal primo all’ultimo rigo.
Mi ha voluto con Lui, quando insegnava in Accademia, per far capire ai futuri Ufficiali di Capitaneria, l’importanza dei Servizi Tecnico Nautici!
Me lo ricordo al funerale di Italo Piccini, amici e nemici di tante battaglie, il cui solo fine era il bene del Porto di Livorno.
Spesso mi sono chiesto perché a Livorno, una persona di questa levatura e competenza, non abbia ricoperto incarichi in ambito portuale! Forse non si è mai schierato politicamente, ma questo fa parte dell’uomo, per noi sarà l’ennesima occasione persa! Ciao Raimondo ti voglio bene, non è mai stato facile essere profeti in patria!
Grazie di tutto Raimondo.
Cino.
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