Porto Vecchio di Trieste una visita da Philadelphia
La professoressa Hein sulle proposte dell’Autorità portuale per lo storico sito

Carola Hein
TRIESTE – L’ingegner Carola Hein, della Hochschule für Bildende Künste di Amburgo, attualmente professore a Philadelphia al Bryn Mawr College, dove ricopre il ruolo di direttore di dipartimento di Growth and Structure of Cities, ha chiesto all’Istituto di Cultura Marittimo di Trieste di conoscere il Porto Vecchio e i suoi progetti futuri.
Antonella Caroli, l’aveva già incontrata ad Amburgo nel meeting UNESCO – ICOMOS nel 2011 quando è stato presentato il sito storico Portuale agli altri 22 paesi partecipanti.
L’ingegner Carola Hein, ha voluto visitare il Porto Vecchio anche per conoscere i progetti di rigenerazione.
Si è meravigliata che all’estero molte città italiane pubblicizzano i loro tesori, mentre Trieste che ha un patrimonio portuale storico importante non sia promossa adeguatamente.
[hidepost]Nel corso dell’incontro la studiosa ha apprezzato le nuove idee dell’Autorità Portuale sul futuro immediato del Porto Vecchio e ha condiviso la collaborazione con la Fondazione Icmp per dirigere insieme i prossimi interventi. “Anche a Philadelphia – dice l’ingegner Carola Hein – più volte ci sono state società, imprese e archistars a promettere grandi progetti, ma poi non se ne è fatto più nulla. E’ giusto scegliere la strada dei piccoli passi gestita da persone preparate e motivate e soprattutto con una solida preparazione della storia e della realtà portuale di Trieste. Nessuno dal di fuori può conoscere e guidare veramente lo sviluppo”.
Sicuramente un aiuto esterno può arrivare dagli studiosi che già da molti anni hanno contatti con questa realtà portuale.
L’ingegner Carola Hein e il professore Dirk Schubert dell’Hafencity di Amburgo verranno periodicamente nella nostra città a seguire il lavoro che sta seguendo la Fondazione ICMP.
A conclusione dell’incontro, la studiosa ha visitato anche la Centrale Idrodinamica che rispetto alla Kesselhaus di Amburgo (Centrale Idrodinamica) vanta in più il patrimonio delle Macchine della Karolinenthal di Praga.
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