Studenti con la Guardia Costiera
Partecipano alle attività sia nelle Capitanerie che a bordo delle motovedette e dei gommoni

Stagisti imbarcati su una motovedetta.
LIVORNO – L’iniziativa è nazionale, grazie ad un accordo tra il comando generale delle Capitanerie di porto e la presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento della gioventù. Interessa in particolare la direzione marittima di Livorno con gli uffici marittimi anche di Viareggio, Marina di Carrara e Portoferraio: e consiste in “campi giovani” per stages di formazione del tutto originali con la Guardia Costiera: campi nei quali sette gruppi di sette studenti tra i 15 e i 22 anni affiancano il personale militare delle Capitanerie in attività che vanno dalle uscite in mare con le motovedette e i gommoni veloci fino al controllo di sicurezza delle navi, alle operazioni in banchina e alle pratiche di ufficio.
[hidepost]Gli “stages” in oggetto sono partiti nei giorni scorsi e continueranno fino al 15 settembre. Vengono al seguito delle conferenze svolte in molti istituti durante l’anno scolastico da ufficiali delle Capitanerie per avvicinare i giovani al mare e alle sue problematiche. Durante i “campi giovani” gli stagisti – ragazzi e ragazze – sono assegnati a un ufficiale poco più anziano di loro che organizza le attività quotidiane. I ragazzi vestono la divisa dei marinai della Guardia Costiera, partecipano a conferenze di preparazione e di approfondimento e quindi anche alle attività quotidiane sia in sala operativa che sui mezzi nautici, con particolare attenzione alle problematiche ambientali. Tra i compiti in cui affiancano il personale militare, ci sono anche i controlli ai mercati ittici, per la legalità della filiera della pesca e per conoscere le più comuni specie ittiche che si vendono sulle nostre coste. E vengono infine svolte anche esercitazioni antincendio, di salvataggio in mare, di ricerca e soccorso con i mezzi navali costieri, di applicazione delle normative relative ai parchi marini ed alle aree protette. L’obiettivo è insegnare alle fasce più giovani della popolazione – perché a loro volta si facciano divulgatori delle conoscenze acquisite – tutto quello che può essere utile per la sicurezza dei bagnanti, ma anche per il rispetto delle norme non solo comportamentali ma di legge sul mare e per il mare.
Al termine di ogni “stage” i ragazzi ricevono un attestato di partecipazione: che per molti diventa propedeutico alla volontà di entrare a far parte, domani, della “grande famiglia” della Guardia Costiera.
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