Il pallet nella logistica
Ottimizzare la “supply chain” nel miglioramento della sostenibilità ambientale – Assologistica tra i promotori
MILANO – Ottimizzazione, collaborazione e qualità certificata, ma anche riciclo, salvaguardia dell’ambiente e corretto utilizzo delle risorse disponibili: sono questi i temi che sono stati trattati durante il convegno “Il pallet: stato dell’arte e impatto sull’ambiente – prospettive ed opportunità”, tenutosi di recente a Milano. Organizzato da Assologistica in collaborazione con Conlegno e Assoimballaggi, l’incontro è stato l’occasione per tutta la filiera della movimentazione delle merci di acquisire una maggiore consapevolezza riguardo la situazione italiana del settore, soffermandosi in particolare sulle novità e sulle opportunità da cogliere per ottimizzare i flussi logistici e salvaguardare l’ambiente.
[hidepost]Il convegno si è aperto con tre importanti interventi incentrati sul grande protagonista della logistica italiana, il pallet EPAL. Sebastiano Cerullo, segretario generale di Conlegno, ha presentato lo stato dell’arte del Sistema EPAL, che attualmente movimenta oltre 450 milioni di pallet in 14 paesi europei. “Il pallet è uno strumento indispensabile che ha un valore importante – ha dichiarato Cerullo – per questo deve essere conosciuto in ogni suo aspetto e deve essere gestito bene. I pallet EPAL, grazie ai numerosi controlli qualitativi, sono completamente sicuri e affidabili, ma devono essere acquistati da imprese omologate che operano secondo gli standard di qualità richiesti”. I pallet EPAL in Italia sono i più utilizzati dalla filiera della logistica, tanto che solo nel 2012 ne sono stati prodotti 4.924.946 e ne sono stati riparati 3.368.052.
Emanuele Barigazzi, coordinatore del comitato tecnico EPAL di Conlegno, ha successivamente illustrato le ultime novità riservate a tutte le imprese che producono, riparano, selezionano e commercializzano pallet EPAL: “A partire dal 1º marzo 2013 – ha spiegato Barigazzi – queste aziende, previa espressa adesione al sistema monitorato di prevenzione e riutilizzo del sistema EPAL ideato da Conlegno, hanno il diritto di assoggettare al calcolo del contributo ambientale CONAI solo il 40% del peso dei pallet immessi al consumo, siano essi nuovi o usati.” Con queste nuove formule agevolative CONAI ha voluto premiare la sostenibilità di un sistema che non solo migliora la qualità e l’efficienza del trasporto delle merci, ma permette anche di mitigare l’effetto serra poiché ogni singolo pallet EPAL sottrae all’atmosfera una quantità totale di -18,4 kg di CO2 equivalente.
La sostenibilità ambientale è stata il fulcro dell’intervento di Nicola Semeraro, consigliere di Assoimballaggi, che ha sottolineato l’importanza della tutela delle risorse e del riutilizzo dei materiali. “EPAL – ha dichiarato Semeraro – è un vero e proprio sistema sociale a responsabilità condivisa che coinvolge diversi settori, tra cui logistica, ambiente, economia e società civile. Avvalendosi dell’interscambio EPAL, non solo si risparmia e si ottimizzano i flussi logistici, ma si dimostra anche di avere a cuore il sistema ambientale”.
Poiché la corretta gestione dei pallet è fondamentale per l’ottimizzazione della supply-chain, l’evento ha coinvolto attivamente tutti gli attori della logistica. Oltre al sistema EPAL e ai servizi di pallet pooling (erano presenti PAKI, Nolpal e Polymer Logistics), sono stati presentati anche due brillanti casi aziendali di gestione del parco pallet, il gruppo Bacardi-Martini & Rossi, che ha scelto la strada della collaborazione con i propri partner logistici per un lavoro di squadra che responsabilizza il trasportatore, e IKEA, che ha invece studiato delle soluzioni ad hoc per ridurre notevolmente i costi legati alla movimentazione delle merci.
L’evento si è concluso con una tavola rotonda che ha coinvolto la grande distribuzione (Auchan, Barilla, Gruppo PAM, Fater e Finiper), gli operatori logistici (FM Logistics, Fratelli Di Martino e Rampinini Ernesto) e la Planet Life Economy Foundation, che sviluppa e concretizza progetti votati alla sostenibilità. Gli ospiti presenti hanno palesato quelle che sono le principali tematiche che ruotano attorno al pallet, tra cui la necessità di una maggiore coordinazione degli attori e di una standardizzazione delle procedure più elevata, la lotta alla contraffazione e al mercato parallelo del “compro/vendo pallet”, il problema dello sfrido e l’esigenza di un maggior controllo qualitativo per un pallet che, oltre agli standard tecnici, rispetti anche l’ambiente.
Da ricordare che nel 2012 sono stati complessivamente prodotti 66.495.596 pallet Epal e ne sono stati riparati 25.341.195 da una rete complessiva di 425 produttori e 1.046 riparatori. In Italia, nello stesso anno, sono stati prodotti 4.924.946 pallet a marchio EPAL e ne sono stati riparati 3.368.052 da una rete nazionale di 44 produttori e 132 riparatori.
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