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Bahri: più spazi, please!

La cerimonia del primo scalo alla Docks Etruschi – Marcucci e le crociere

La Bahri Abha a Livorno.

LIVORNO – La cerimonia di benvenuto nello scalo labronico alla nave BAHRI ABHA, prima delle sei nuove navi ro/ro multi-purpose della compagnia N.S.C.S.A. (BAHRI) di Riyadh, si è tenuta mercoledì scorso al terminal commerciale Docks Etruschi presso la calata Alto Fondale. Ad accogliere i numerosi invitati alla cerimonia erano presenti Nehad Soliman, rappresentante in Italia della compagnia di bandiera del Regno dell’Arabia Saudita ed il vertice dell’agenzia raccomandataria genovese Delta (Gastaldi Group) rappresentato da Giovanni Cerruti, presidente del gruppo e dell’agenzia stessa, oltre naturalmente al direttore della filiale livornese Paolo Ronza con il suo staff.
“Abbiamo investito 420 milioni di dollari in queste navi – ci ha detto Mr Soliman – sulle quali avremo la possibilità di caricare tutti i tipi di merce varia, rotabile, contenitori e carichi pesanti. Da 28 anni scaliamo Livorno portando merce, in particolare auto, dall’India ed in generale merce varia dal Medio Oriente per poi esportare da qui verso gli Stati Uniti; con queste navi saremo in grado di fare nuovi servizi di esportazione verso il Medio Oriente.
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Nehad Soliman (a sinistra), Giovanni Cerruti, Nereo Marcucci ed Enzo Raugei.

Siamo molto contenti del rapporto con il porto di Livorno – ha proseguito il rappresentante della compagnia – ed intravediamo un incremento dei nostri servizi con partenze ogni 16-18 giorni ma avremmo bisogno di un piazzale più capiente per contenere le merci che carichiamo che sono tante e di grandi dimensioni. Ci è già capitato di caricare anche 1.100 trattori (Fiat) e sarebbe quindi un bel vantaggio poter avere lo spazio necessario subito a disposizione senza dover essere costretti a trovare le varie collocazioni. Per il futuro inoltre la compagnia vuole sviluppare il settore dei carichi pesanti e queste nuove navi sono fatte apposta: con le loro due gru a bordo riescono, in combinata, a caricare 240 tonnellate”.
La The National Shipping Company of Saudi Arabia (BAHRI) è stata fondata nel 1979, è partecipata dal governo dell’Arabia Saudita per il 28% mentre per il rimanente è quotata alla borsa di Riyadh e, da inizio novembre 2012, grazie alla fusione con la società VELA International Marine Ltd (società armatoriale del gigante petrolifero ARAMCO) è destinata a diventare il 4° operatore mondiale nel trasporto di crude oil. In virtù della fusione e successivamente alla consegna, prevista ad inizio 2014, di tutte le nuove navi, la flotta BAHRI sarà composta da 77 navi di cui 32 tankers VLCC, 20 chimichiere, 14 dry bulkers, 5 product tankers e 6 roll-on roll-off. Quattro delle nuove navi (che sostituiranno altrettante navi che saranno vendute per demolizione) verranno impiegate nel servizio di linea che collega il sub-continente indiano, il Golfo arabico, il Mar Rosso, il Mediterraneo (in cui Livorno sarà l’unico scalo) con il continente Nord Americano.
Con una lunghezza di 230 metri per 32,5 di larghezza, un pescaggio massimo di 9,5 metri, una portata in peso di 26.000 tonnellate le navi hanno una rampa poppiera lunga 40 metri che sopporta un peso di 250 tonnellate e motori che sviluppano una velocità di 22 nodi. Sono progettate per la massima versatilità nel trasporto di ogni genere di merce: dispongono di uno spazio sopracoperta per il trasporto dei contenitori, di una stiva, servita dalle due gru da 120 tons ciascuna, dedicata a merci varie e all’impiantistica e in “pancia” hanno 5 ponti di diverse altezze per accomodare la merce sciolta (casse pallets, tubi, lamiere, coils) ed ogni genere di carico rotabile (auto, camions, trattori, gru, etc.).
Prima dello scambio dei crest fra le istituzioni locali ed il comandante della BAHRI ABHA Giovanni Cerruti ha voluto sottolineare il profondo e duraturo rapporto che esiste fra la compagnia navale ed il porto di Livorno ed in particolare con la Compagnia Portuali rappresentata alla cerimonia dal presidente Enzo Raugei e dal suo staff dirigenziale ricordando anche l’amicizia che legava il precedente presidente BAHRI al capostipite della Compagnia, Italo Piccini.
Fra i partecipanti alla cerimonia anche il neoeletto presidente Confetra Nereo Marcucci che, in colloquio con la stampa, ha avuto modo di entrare in un tema di scottante attualità che vede in partenza a Livorno posizioni diverse. Quella da lui definita “personale opinione” è che sulla vexata quaestio degli spazi da destinare ai settori crociere e merci si debba, a prescindere, non rinunciare a nessuno dei due traffici: “In primis andrebbero considerate le rispettive filiere: cortissima per i primi – lunghissima per i secondi”. Ha poi ricordato che nei porti di Salerno, Napoli e La Spezia, come a Livorno, esiste un eccesso di domanda di servizi rispetto alla capacità di offerta delle infrastrutture e che dovunque il problema è stato risolto rispettando il regolamento del Codice della Navigazione che stabilisce che chi ha la concessione per fare merci può allargare il proprio range di attività anche al settore delle crociere. Secondo Marcucci se l’Autorità portuale livornese ha un’opinione diversa, deve essere trovato un compromesso nel rispetto dell’Istituzione che essa rappresenta che tenga conto di tutto questo.
La BAHRI ABHA, dopo le operazioni di scarico e carico a Livorno ripartirà per gli USA dove toccherà, senza scali intermedi, i porti di Baltimora, Houston, Jacksonville, Savannah, Wilmington, New York e Halifax.
Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
6 Aprile 2013

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