Nieddu sulla Tirrenia con i tir (e le quote?)
In liquidazione l’Armamento dei due “Delfini” il traffico è tornato da Carrara a Livorno
CAGLIARI – Grandi manovre di Tirrenia, l’ex compagnia di navigazione pubblica oggi in mano a Cin, per allargare il suo azionariato e potenziare i traffici tra la Sardegna e il continente.
Il primo risultato è stato ottenuto con il trasferimento di buona parte dei tir del gruppo Nieddu sulle navi di Tirrenia che operano tra Cagliari e Livorno. Con la messa in liquidazione delle due navi di Nieddu che operavano tra Olbia e Marina di Carrara (Delfino Bianco e Delfino Grigio) il più grande trasportatore della Sardegna opera adesso con Tirrenia da Cagliari utilizzando le sue tre navi (Puglia, Via Adriatica e Dimonios) che a Livorno operano sulla calata Pisa e sulla Sgarallino, appoggiate alla Unicoop Impresa di Cristiano Lucarelli.
[hidepost]Alle tre navi si aggiunge episodicamente anche la Moby Tommy che è stata recentemente dotata della nuova livrea di Tirrenia (vedi foto).
Il trasferimento del traffico di Nieddu da Olbia a Cagliari ha provocato ovvi problemi di lavoro alla Compagnia portuale di Olbia, che ha dovuto aprire la cassa integrazione per una trentina di unità. Ma in Sardegna ci si interroga in particolare su quelle che sembrano essere le intenzioni di Battista Nieddu in campo armatoriale. Conclusa l’esperienza diretta con i due Delfini – diventati troppo onerosi sia per il calo dei traffici dovuti alla crisi sia per l’aumento dei costi del bunker – il grande trasportatore sardo sembrerebbe intenzionato ad entrare nella compagine azionaria di Cin con una quota di minoranza ma significativa (si parla del 10 per cento). Il che sarebbe gradito anche a Vincenzo Onorato che da qualche tempo non sembra più in perfetta assonanza con gli altri soci, in particolare con il gruppo Clessidra, sulle strategie per Tirrenia.
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