L’Utenza apprezza con riserva

Paolo Odone
ROMA – Il presidente del Comitato dell’Utenza portuale Paolo Odone, all’indomani della conclusione dell’iter di approvazione della legge di riforma della portualità nazionale presso l’VIII Commissione del Senato, ha manifestato la soddisfazione del mondo imprenditoriale associato per l’auspicato, e più volte sollecitato, riavvio del processo di ammodernamento della portualità.
“Finalmente la riforma dell’ordinamento portuale riprende il suo cammino legislativo – ha detto Paolo Odone – e un ringraziamento particolare va al senatore Grillo per l’impegno e la passione dimostrati, in una fase di difficile congiuntura economica e politica, al fine di superare lo stallo di una iniziativa normativa necessaria al rilancio del settore portuale e del sistema produttivo nel suo complesso.
[hidepost]Certo il testo approvato, pur essendo ampiamente condivisibile da parte delle componenti associate a CUTOP, lascia irrisolte alcune criticità fra le quali è consistente quella di un depotenziamento del ruolo delle categorie economiche che vedono un forte restringimento dell’area del loro concreto contributo di idee e proposte alla definizione delle linee strategiche della portualità e dell’assetto operativo dei singoli scali nazionali. In effetti suscita perplessità e preoccupazione la prospettiva di un assetto normativo che tende a relegare alla mera consultazione l’intervento delle componenti imprenditoriali operanti nel porto e con il porto, con la sottrazione di importanti competenze dalla sfera del loro intervento attivo e determinante.
Per CUTOP la sinergia tra porto e categorie economiche è imprescindibile e va previsto ogni suo possibile rafforzamento nell’ottica dell’adeguamento efficiente ai mutamenti di una domanda in forte evoluzione e del conseguimento dell’auspicata crescita della portualità.
Resta poi non risolta la questione riguardante lo sportello unico doganale in ordine al quale nel ddl non è presente alcuna disposizione volta ad incidere in modo semplice, chiaro e funzionale sui ritardi e sulle carenze attuative di tale strumento, indispensabile a favorire la fluida circolazione delle merci, la crescita quantitativa dei traffici e l’efficienza complessiva del porto.
L’auspicio è che tali aspetti, unitamente a quello del pieno dispiegarsi del ruolo regolatorio delle Autorità portuali, superando ogni loro commistione con attività di natura gestionale, possano trovare piena e adeguata considerazione nello sviluppo dell’iter approvativo della legge di riforma portuale.
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