Assoporti alla resa dei conti malgrado il “patto” via Ansa
Rimangono le divisioni tra i due schieramenti anche per la diversità dei problemi tra piccoli e grandi porti – L’ultima riunione dei tre “saggi”
ROMA – L’assemblea di Assoporti è stata confermata per il 18 luglio a Roma, nella solita location del Centro Roma-Eventi di Piazza di Spagna a partire dalle 10. Ha riconfermato la presenza il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia, che concluderà l’assemblea aperta.
[hidepost]
La conferma della nuova data della contratta assemblea viene in contemporanea al nuovo incontro dei tre “saggi”, svoltosi ieri, alla difficile caccia di una soluzione interna che eviti uno scontro diretto tra le due fazioni che si registrano in Assoporti: quella della continuità con Francesco Nerli, che punta alla presidenza di Luigi Merlo (Genova) e quella dei cosidetti “rifondatori” che si è concentrata sulla candidatura di Pasqualino Monti (Civitavecchia) dopo un confronto interno del quale erano emersi anche i possibili nomi di Massidda (Cagliari) e Monassi (Trieste).
Anche il fatto nuovo, registrato la scorsa settimana, di un “patto tra gentiluomini” sottoscritto via Ansa tra Merlo e Monti, pur essendo stato apprezzato nello spirito da alcuni presidenti dei due schieramenti non sembra aver però spostato di molto la sostanza del problema: lo scontro tra i due candidati rimane aperto e a questo punto si rischia davvero di arrivare all’assemblea per contare i suffragi e decidere sulla base di una maggioranza matematica. Esattamente da come si è profilata la cosa fin dall’inizio del “pronunciamento” contro Francesco Nerli. Di nuovo, nel “patto tra gentiluomini via Ansa” (come è stato ormai ribattezzato in Assoporti) c’è semmai quella precisazione, per cui entrambi s’impegnano a fare il presidente gratis, che suona maliziosa tirata d’orecchie al presidente uscente, che la remunerazione se l’era anzi aumentata.
Salvo fatti nuovi dunque, non rimane che aspettare l’assemblea: ed entrambi gli schieramenti stanno utilizzando i giorni che mancano per rafforzare la propria posizione e cercare di far proseliti tra i presidenti di Authority che ancora si sono tenuti fuori dalla mischia (sono almeno una decina, sufficienti a decretare la vittoria dell’una o dell’altra parte). Significativo che a favore di Merlo si siano espressi ad oggi in particolare i presidenti dei grandi porti, oltre che quelli con una chiara connotazione di sinistra. Ma sarebbe semplicistico liquidare il confronto-scontro sulla base delle tessere di partito o della difesa degli interessi dei piccoli porti contro i grandi o viceversa. Anche se entrambe le cose contano, lo scontro è più articolato: e conferma che malgrado i tentativi di tenere insieme un’Assoporti che dovrebbe far lobby per tutti, la realtà sembra quella di un’associazione dove la tentazione di un “big bang” rimane in crescita, anche per non aver saputo incidere in alcun modo nella politica degli ultimi governi sulla portualità.
“Un primo risultato che apprezzo, anche se è auspicabile il Parlamento faccia un ulteriore sforzo per renderla più adeguata alle effettive esigenze della portualità”. Con queste parole Francesco Nerli, presidente di Assoporti, ha commentato le anticipazioni riguardo la norma in tema di autonomia finanziaria dei porti contenuta nel pacchetto di misure per la crescita approvate oggi dal Consiglio dei Ministri.
“Assoporti – ha concluso Francesco Nerli – lavorerà per completare l’autonomia finanziaria dei porti che da tempo auspica per riavviare il loro processo di crescita”.
A.F.
[/hidepost]