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Tuvia fa rotta all’est

Marco Oriolo

MILANO – Investire per crescere è il segreto di Tuvia, azienda a conduzione familiare che in soli sei anni si è imposta come una delle più importanti società di logistica a livello internazionale.

Un caso di crescita per certi versi sorprendente se si considera che l’azienda guidata dall’amministratore delegato Marco Oriolo si è sviluppata, dal 2006 ad oggi, a tal punto da passare da una piccola rete di uffici nel mondo a una struttura capillare costituita da 26 filiali tra Italia e estero situate in aree strategiche per la logistica a livello mondiale, in grado di presidiare diverse attività anche a livello progettuale e armatoriale.

In linea con questa politica lungimirante, Tuvia ha investito in totale 6,5 milioni di euro per lo sviluppo del proprio business in Kazakhstan acquisendo una flotta di cinque camion speciali (valore: 1,5 milioni di euro) e un totale di ottanta vagoni ferroviari per il trasporto del GPL (valore: 5 milioni di euro).

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Gli investimenti non hanno riguardato solamente il Kazakhstan, tant’è che l’azienda Milanese ha recentemente inaugurato due nuove filiali estere a Damman, in Arabia Saudita, e a Mosca, in Russia, mentre per il 2012 è in programma una nuova apertura in Mozambico.

Si tratta di investimenti ambiziosi, studiati a tavolino in maniera strategica dal board di Tuvia e attuati a seguito di accurate analisi sulle opportunità che un determinato mercato presenta e sulla situazione sociale, economica e politica di ogni singolo Paese. Ma il modello di espansione internazionale di Tuvia passa anche dalla scelta dei partner con cui operare in loco, ognuno dei quali con know-how specifici e in grado di offrire una gamma di servizi sempre più ampia e competitiva. Grazie a scelte lungimiranti anche su questo fronte, oggi l’azienda milanese è presente in Cina, Thailandia, Azerbaijan, Kazakhstan, Emirati Arabi, Egitto, Libia, Sud Africa, Danimarca, Norvegia, Svizzera, Russia e USA. Il tutto con circa 200 collaboratori tra Italia e estero e un fatturato pari a 55 milioni di euro nel 2011.

La presenza di personale qualificato è un altro nodo fondamentale dello sviluppo di Tuvia, tanto che una delle sfide maggiori per l’azienda è quella di reperire personale competente e motivato disposto a trasferirsi nelle varie filiali estere del gruppo. “A fronte di un panorama formativo che non contribuisce adeguatamente a preparare specialisti nell’ambito della logistica” spiega l’a.d. Marco Oriolo, “abbiamo scelto di affrontare il delicato tema delle risorse umane dando vita a un progetto formativo a medio termine che prevede la selezione di un gruppo di neolaureati destinati a diventare i futuri managing director delle nostre filiali estere, spesso dislocate in Paesi dove la vita non è così agevole”. Il programma della Tuvia Academy, della durata complessiva di circa un anno e mezzo, prevede innanzitutto un ciclo intensivo di lezioni teoriche tenute dai manager di Tuvia, durante le quali vengono analizzate tutte le funzioni aziendali e approfondito ogni aspetto, teorico e pratico del processo di spedizione (mezzi, rotte, capacità di carico, normative, regole doganali, ecc.). A questo periodo seguono una fase di addestramento specifico nelle varie aree aziendali e una prima esperienza all’estero in affiancamento ai manager del gruppo. L’obiettivo è quello di essere poi inseriti in via definitiva come responsabili delle filiali estere.

E se risorse umane, internazionalizzazione e investimenti non dovessero bastare – dice una nota dell’azienda – il modello Tuvia è pronto a stupire ancora, diventando apripista in un settore – quello dei trasporti e della logistica – che ha subito in maniera importante il contraccolpo della crisi.

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Pubblicato il
23 Maggio 2012
Ultima modifica
31 Gennaio 2013 - ora: 16:46

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