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Satec, radiografia della crisi

Anton Francesco Albertoni

RIMINI – Due giorni di lavori per la ormai storica convention di Ucina SATEC, ossia le assisi generali della nautica da diporto italiana. Con la serata di gala che si è tenuta ieri sera, venerdì, al grand’hotel di Rimini – quello celebrato da Federico Fellini – nel corso della quale sono stati anche consegnati gli attestati ai nuovi pionieri della nautica; ma con il clou della convention previsto per oggi sabato 19 a cominciare dalle 9,30 quando il presidente di Ucina Anton Francesco Albertoni e i vari referenti dei nove gruppi di lavoro organizzati nei mesi scorsi presenteranno i loro elaborati che dovranno costituire il percorso da intraprendere con il governo per tentare un rilancio del mercato interno. Tra i gruppi, particolarmente attuali quelli relativi alla piccola nautica con i natanti e quello sullo sviluppo (o futuro) del salone nautico di Genova, che sta attraversando anch’esso una fase di crisi e sembra sempre meno sopportabile – sul piano dei costi – da un comparto che ha duramente sentito la crisi.

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Che il momento sia difficile lo ha sottolineato anche nei suoi recenti interventi il presidente Albertoni. Tra il 2008 e il 2011 il comparto ha ridotto la forza lavoro di oltre il 50% e il mercato italiano ha visto falcidiato il fatturato dell’80%, uno dei cali più drammatici in assoluto. La stretta del credito e le varie manovre seguite all’avvento del governo Monti non hanno certo facilitato il comparto che – con la sola nicchia dei grandi yachts di lusso diretti ai mercati stranieri – ha visto anche un inizio di 2012 ancora in caduta rispetto alle già drammatiche cifre degli anni precedenti. Oggi siamo, per molti cantieri medio-piccoli, al “si salvi chi può”: e malgrado la passione di tanti, malgrado la continua crescita di posti barca dovuta al procedere di lavori per nuovi porti turistici iniziati quando la crisi non era ipotizzabile, le prospettive per quest’anno e forse anche per il prossimo sono tragiche.

Dalla convention di Ucina si attendono dunque non solo diagnosi, ma anche e specialmente tentativi di terapie. Compresa quella finalizzata a ridurre i costi delle esposizioni nautiche, diventati sempre meno realistici nell’attuale situazione di crisi.

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Intanto Marina Fiera SpA, la società mista Fiera di Genova Spa e UCINA-Confindustria Nautica, si prepara a partecipare alla gara dell’Autorità Portuale di Genova per la concessione della nuova darsena nautica lanciando una manifestazione d’interesse per la ricerca di un partner finanziario, operativo e gestionale.

Alla base della manifestazione d’interesse sono stati richiamati alcuni punti fondamentali che discendono dal progetto unitario, approvato dalla Giunta Comunale di Genova e deliberato dal Comitato Portuale, finalizzato al completamento delle infrastrutturazioni della darsena e alla gestione nel periodo non interessato dal Salone Nautico (320 giorni all’anno) e dalla delibera del Comitato Portuale che ha approvato il bando di gara. I punti riguardano gli obblighi connessi alla organizzazione del Salone Nautico Internazionale e del coordinamento con la concessione annuale di 45 giorni che ne consente la realizzazione, l’obbligo di rimborso all’Autorità Portuale di oneri per circa 15 milioni, i costi per la realizzazione delle opere, dei volumi e delle opere di urbanizzazione previsti nel progetto come obbligatori, il possesso dei requisiti generali e speciali per l’ottenimento della concessione e dei requisiti economico/finanziari, tecnici e gestionali necessari.

“Si tratta di un passo importante – ha dichiarato il presidente di Fiera di Genova Spa Sara Armella – per capire se esiste la possibilità concreta di condividere con un partner di mestiere una scelta strategica per la città utilizzando e sviluppando al meglio una struttura dalle caratteristiche straordinarie – per l’ampiezza, la vicinanza al centro della città e a uno dei più importanti distretti di riparazioni del Mediterraneo – senza porre ostacoli al Salone Nautico, sfruttandone anzi tutte le sinergie e le potenzialità”. Per Anton Francesco Albertoni, presidente di UCINA Confindustria Nautica “Il progetto rappresenta per l’Associazione di categoria dell’industria nautica uno strumento strategico per una ulteriore valorizzazione del Salone Nautico Internazionale di Genova, già autorevole protagonista della filiera della nautica da diporto, e la collaborazione con primari partner nella gestione di questo asset strategico potrà consentire lo sviluppo di funzioni di elevato profilo e a valenza internazionale con concreti risvolti economici e occupazionali sul territorio”.

Le manifestazioni d’interesse dovranno pervenire entro il 30 giugno prossimo e saranno esaminate senza che nessuno possa sindacarne la scelta.

Per partecipare alla gara per l’affidamento Marina Fiera SpA prevede sia necessaria una disponibilità finanziaria di circa 37 milioni che tiene conto dei costi presunti di infrastrutturazione – circa 22 milioni – e del rimborso chiesto dall’Autorità Portuale per le maggiori somme spese oltre al finanziamento ministeriale per la realizzazione delle opere a mare.

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Pubblicato il
19 Maggio 2012

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