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Logistica, temi e problemi

I temi a Palazzo Granducale anche nel ricordo del professor Enrico Vincenzini

Nella foto (Laura Bolognesi): il presidente del Propeller Milani tra la professoressa Colombini e il presidente Masucci.

LIVORNO – “Difficilmente un popolo cresce se non onora la propria storia”. La riflessione riportata sull’invito ha introdotto il convegno “Il ruolo della portualità nazionale nella logistica dei trasporti marittimi” organizzato dal Propeller Club locale in memoria del grande avvocato marittimista livornese Enrico Vincenzini.

L’incontro si è tenuto nella sala consiliare della Provincia ed il presidente Giorgio Kutufà, nel saluto alla qualificata platea, ha richiamato proprio quella riflessione: guardare ad esempi positivi che ci hanno preceduto come l’operato dell’avvocato Enrico Vincenzini ci aiuta in questo nobile intento.

Il presidente del Club Fiorenzo Milani, promotore dell’evento, sullo spunto della commemorazione del nostro importante concittadino ha creato un’occasione per trattare ad alto livello dello sviluppo dei traffici e per concretamente appoggiare il Polo Universitario livornese con la sottoscrizione di un progetto formativo.

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Nella foto (Laura Bolognesi): un aspetto dell0affollata sala di Palazzo Granducale a Livorno.

Relatori delle tematiche del convegno: il presidente dell’Associazione Italiana Diritto Marittimo avvocato Giorgio Berlingieri, il presidente del Propeller Club nazionale avvocato Umberto Masucci, la docente ordinaria di Diritto Amministrativo dell’Università di Pisa professoressa Giovanna Colombini, l’avvocato marittimista Sarita de Luca, l’imprenditore esperto in logistica internazionale dottor Antonio Maneschi. A coordinare gli interventi l’ammiraglio Raimondo Pollastrini, già comandante generale delle Capitanerie di porto.
Primo ad intervenire l’avvocato Berlingieri che, dopo aver toccato vari temi cruciali fra i quali l’opportunità dell’accorpamento delle Autorità portuali e della revisione della Legge 84/94, si è soffermato poi sulla figura dell’operatore logistico e sull’importanza delle Regole di Rotterdam, che coprono la responsabilità del vettore “da porta a porta”, auspicando una pronta ratifica della convenzione da parte dei paesi aderenti.

Nel passare la parola alla professoressa Colombini l’ammiraglio Pollastrini ha ricordato che la logistica è nata come scienza militare e solo nel dopoguerra si è affermata come disciplina civile ed industriale. Da parte della professoressa la soddisfazione dell’istituzione a Livorno del Polo Logistico, ritenuto strategico per il ruolo delle professionalità da esso prodotte. Sul tema della portualità la Colombini rileva la mancanza di un’idea politica nazionale di sviluppo dei trasporti e dei sistemi portuali congrua ad un disegno organico della semplificazione (sportello unico ad esempio). Sulla logistica: “40 miliardi di euro l’anno sono i costi della sua inefficienza – ha detto la professoressa – e questo ci rende non competitivi per lo sviluppo in prospettiva europea. Inefficienza accolpata al ritardo nella realizzazione dei corridoi transeuropei e alla mancanza di specifica politica industriale. In ultimo la Colombini ha anticipato notizia del “contratto di disponibilità”, istituto che consente per la prima volta ad un privato di realizzare e gestire un’opera pubblica per poi cederla ad un soggetto pubblico attraverso un canone.

Da Antonio Maneschi emerge poi una cruda visione della realtà attuale che pone i nostri porti (in particolare è stato da lui preso ad esempio quello di Trieste) in una situazione perdente rispetto ai porti del nordeuropa organizzati in una Port Community System. Il committente – sottolinea Maneschi – valuta il proprio interesse essenzialmente in termini di efficienza e risparmio. La situazione che si evince secondo l’imprenditore è che Trieste ha tariffe più elevate e disfunzioni che incidono sui tempi come l’utilizzo di convogli ferroviari di portata insufficiente con l’aggravio del doppio passaggio dall’operatore privato a quello pubblico. I vantaggi che offrono i porti della concorrenza sono dati dal collegamento e dall’uniformità di servizio di modo che il contenitore sbarcato trova collocazione sull’unità di trasporto e viene istradato alla meta finale, in una filiera dove, grazie all’informatizzazione del sistema unico, il suo intero percorso può essere monitorato. Questo, completando l’esempio, ribalta la situazione iniziale di favore geografico e strutturale del porto di Trieste e lo destina da una potenzialità di 2 milioni di Teus agli effettivi 400 mila movimentati. Con l’ovvia speranza che certe diseconomie possano essere superate al più presto.

Una nota positiva è stata introdotta dall’avvocato De Luca che ha trattato la tematica doganale. La riforma del 2008 che avrà attuazione nel 2013 è basata su una filosofia di collaborazione con l’operatore portuale a snellire le procedure ed i tempi. In quest’ottica si pone una nuova impostazione dei controlli basata sull’analisi del rischio uguale in tutto il territorio comunitario e lo sdoganamento anticipato ottenibile grazie all’informatizzazione nel percorso.

Nel suo intervento il presidente nazionale del Propeller Club Umberto Masucci ha evidenziato alcuni motivi di orgoglio per la platea degli operatori, ricordando come l’economia portuale rappresenti in Italia il 2,6% del pil, percentuale ben superiore a quella di settori molto più reclamizzati come l’agricoltura, il tessile o l’automotive. Detto questo, l’auspicio di ulteriore potenziamento del settore incidendo in primis su aspetti tuttora negativi quali le troppe Autorità portuali e la mancanza talora di figure tecniche stabili a fianco del ruolo politico del presidente.

Il convegno si era aperto doverosamente con il ricordo commosso di Ugo Vincenzini della figura del padre e si è concluso nelle parole di Umberto Masucci che ha ricordato come egli sia stato il primo presidente del club livornese e simbolo positivo della sua città.
Per finire la bella notizia annunciata da Milani della firma di sponsorizzazione da parte di molte note società livornesi del settore, per un percorso formativo a favore di un allievo del Polo Logistico.

Tra le note a margine della serata la presentazione della nuova socia dottoressa Susanna Ghelarducci e la prima visita agli appuntamenti del Propeller Club del prefetto dottoressa Tiziana Giovanna Costantino.
Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
28 Aprile 2012

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