Gli istituti nautici aprono ai corsi sulla logistica
Dal prossimo settembre la risposta degli istituti alle richieste del mercato delle merci – Le nuove proposte di Rete Autostrade Mediterranee nel quadro dei progetti europei
LA SPEZIA – Finalmente ci siamo: secondo i programmi ministeriali, a settembre di quest’anno, presso gli Istituti Nautici (ora rinominati Istituti Tecnologici dei Trasporti e Logistica) avranno inizio anche i corsi di diploma in Logistica.
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La creazione di figure professionali specializzate in questo specifico settore era avvertita da tempo presso tutte quelle aree il cui Ecumene trae ricchezza dalla risorsa caratterizzata dalla filiera del trasporto: marittimo, fluviale, aereo, ferroviario e su rotabile gommato.
Quelle figure aventi una conoscenza dell’ iter delle merci, della gestione delle relative “rotture di carico”, del “groupage” e del “consolidamento”. Professionisti capaci di valutare la creazione e la gestione di un magazzino a sviluppo verticale o di uno a sviluppo orizzontale, delle tecniche di approvvigionamento a scorte o a fabbisogno, padroni della tecnica del “just in time”, della disamina di un layout aziendale, di un controllo qualità come il kenban ecc. Aventi una visione di base a livello di globalizzazione dei trasporti, dei relativi flussi merceologici e della conseguente importanza delle reti TEN (Trans European Network) e TEN-T (Trans European Network – Transport).
Persone capaci di interagire, in ossequio alle certificazioni ISO, per via informatica con gli sportelli telematici dell’Agenzia delle Dogane ed operare sulle future reti ICT (Information and Communication Technology), argomenti ribaditi da più punti di vista al Salone Internazionale dei Trasporti e della Logistica – SITL Europe – che si è tenuto a Parigi dal 27 al 30 marzo u.s.. In tale sede infatti è stata rammentata l’esigenza di migliorare le reti di ICT a sostegno delle “Autostrade del Mare” e della Logistica. Come il “MOS24”, avente lo scopo di mettere in rete i diversi sistemi informatici che si connettono al Corridoio24, del “MOS4MOS”, per l’implementazione di tecnologie tese allo sviluppo dei traffici marittimi, in modo da utilizzare una piattaforma condivisa di comunicazione operativa tra gli scali ed i diversi operatori.
Inoltre RAM (Rete Autostrade Mediterranee SpA), sempre nell’ ambito del SILT Europe, ha presentato, insieme al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, due nuove proposte progettuali: “MEDNET” – Rete mediterranea per procedure doganali e semplificazione di clearence nei porti – che mira a gestire una rete di Autorità Portuali e di Operatori dei trasporti del Mediterraneo, al fine di un accrescimento degli scambi informativi fra i porti nonché tra i nodi intermodali e di una semplificazione delle procedure; e il Progetto “MED IN” – Mediterranean Intermodal Network – volto a realizzare una piattaforma-pilota che coinvolga Autorità Portuali, Agenzie doganali e altri soggetti in modo da estendere i controlli paperless in tutta l’area mediterranea.
Sulla base di quanto evidenziato, si appalesa quanto possa essere di immediato interesse per Dogane, Terminalisti, Agenti Marittimi, Spedizionieri, Vettori, Retroporti ed Interporti l’avvalersi, nell’immediato futuro, di maestranze e professionisti qualificati capaci di dialogare, su di una piattaforma comune, per il conseguimento di un risultato economico positivo, oggi tanto auspicato ed inseguito!
Quanto detto vale a Livello Nazionale e non solo per il sistema porti e l’Interland delle Province di Livorno, La Spezia, Genova e Savona, per le quali traffico Far East- Europa, Short Sea, ZLS (Zona di Libero Scambio tra paesi rivieraschi del Mediterraneo ed Europa), Terzo Valico, Pontremolese ed interporti della Padana, in relazione alle future reti TEN, costituiscono il futuro a cui guardare per creare posti di lavoro e ricchezza economica intesa come benessere sociale della Popolazione.
Franco Magazzù
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