Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

E Confindustria plaude all’A.P. di Piombino

LIVORNO – Con la circolare 45 del 15 marzo 2012 emanata dal ministero Infrastrutture e Trasporti – dice una nota di Confindustria – si è definitivamente chiarita la questione legata all’imposta Regionale sulle Concessioni demaniali, che aveva creato seria preoccupazione tra gli operatori dei porti di Livorno e Piombino.


[hidepost]

“Il ministero – su chiarimento della direzione fiscale del ministero delle Finanze – ha definito l’ambito applicativo del tributo, escludendo le concessioni rilasciate dalle Autorità Portuali dall’obbligo del pagamento, così come sostenuto con forza sia da Confindustria Livorno sia dai suoi operatori che si erano opposti collegialmente, presentando una serie di ricorsi alla Commissione Tributaria provinciale di Firenze, coordinati da Confindustria.

“Si è finalmente fatta piena luce su una questione importantissima, visto che l’onere economico preteso frettolosamente dalla Regione Toscana rischiava di dare il colpo di grazia ai nostri Porti, già gravati da una crisi che sta mettendo a dura prova gli operatori” è stato il commento a caldo del direttore di Confindustria Livorno, Umberto Paoletti.

“In questa situazione economica, ci ha sorpreso molto l’atteggiamento intransigente della Regione che, in un clima di incertezza normativa, ha comunque voluto con forza pretendere a tutti i costi questa ulteriore imposizione che – come avevamo ripetutamente argomentato sia alla Regione sia all’Autorità Portuale – non era dovuta”.

“In questo quadro, trova apprezzamento la posizione dell’Autorità Portuale di Piombino che, cautelativamente, con un’azione di salvaguardia della propria comunità portuale, ha evitato agli operatori di ricorrere ad azioni di autotutela, con conseguente risparmio di risorse finanziarie e di tempo. Ci auguriamo a questo punto che la Regione prenda definitivamente atto di ciò che abbiamo sostenuto da tempo, in sintonia con quanto indicato più volte anche dal ministero Infrastrutture e Trasporti, ed annulli gli avvisi di accertamento con la stessa tempestività con cui gli aveva notificati, consentendo alle aziende di concentrarsi sul mercato piuttosto che sprecare tempo e soldi nel difendersi da pretese evidentemente prive di fondamento normativo”.

[/hidepost]

Pubblicato il
21 Marzo 2012

Potrebbe interessarti

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora