Cura Passera forse autonomia per i porti
ROMA – Il neo-superministro alle Infrastrutture Corrado Passera sembra averlo promesso: ai porti sarà riconosciuta, a breve, una parziale “autonomia finanziaria” con il conferimento di una frazione del gettito Iva.
[hidepost]
Nel pianto generale che sta accompagnando la “manovra” (vedi più sotto) l’ok che Passera avrebbe promesso per i porti ha una doppia valenza: quella ufficiale, di riconoscere che nel campo delle infrastrutture i porti sono stati da tempo bastonati a sangue, quella ufficiosa, che i “niet” ripetuti e blindati di Tremonti erano un errore, e all’attuale governo fa piacere poter tacciare il tributarista di Sondrio di aver fatto alla portualità più danni della grandine.
Nel nuovo esecutivo – viene sottolineato da più parte – è entrato anche il viceministro Ciaccia cui Monti ha dato a lungo la parola la sera di domenica per presentare la “manovra”. E Ciaccia è stato uno degli artefici del finanziamento alla piattaforma Maersk di Vado attraverso una interessante operazione di Project financing. Come a dire: di portualità se ne intende. Come a sperare: forse di portualità l’Italia ancora non muore.
A.F.
[/hidepost]