Accordo a Bari tra Authority e Interporto
BARI – La revisione della rete TEN-T da parte della Commissione Europea che ha comportato, come noto, l’individuazione del nuovo tracciato del Corridoio 1 Helsinki-Malta, attraverso la direttrice Nord-Sud che da Napoli porta a Bari, facendo dello scalo il capolinea della tratta marittima verso il Mediterraneo orientale. Cambia dunque l’orizzonte strategico – dice una nota dell’Autorità Portuale – entro il quale gli attori del sistema infrastrutturale di questo territorio debbono muoversi e pensare.
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Le scelte nuove strategiche comunitarie pongono in capo al territorio nuove responsabilità e l’esigenza di scelte progettuali all’altezza delle aspettative dell’Europa.
Vi sono oggi le condizioni perché questo avvenga. Infatti il prossimo avvio del cantiere per completamento della colmata di Marisabella sul versante portuale e l’accordo fra Interporto e FS per la gestione di un grande scalo merci ferroviario al servizio dell’intermodalità rendono, nel medio periodo, le due infrastrutture adeguate alla realizzazione di quegli obiettivi di crescita e sviluppo nei quali per prima ha dimostrato di credere l’Europa, riconoscendo in questo modo la vitalità dimostrata in questi anni dal sistema logistico territoriale.
Interporto ed Autorità Portuale decidono di dare vita, nell’immediatezza ad una fase di integrazione operativa volta a realizzare progetti comuni ed acquisire finanziamenti per opere di comune e pubblico interesse.
Interporto Regionale della Puglia e Autorità Portuale, in accordo con gli enti territoriali competenti, intendono dare un impulso alla progettualità complessiva (camionale e raccordo con l’Interporto) in modo tale da poter accedere alle rimodulazioni dei fondi PON attualmente in corso. A tal fine le due strutture intendono mettere in comune le necessarie risorse umane.
In questo contesto porto ed interporto – conclude una nota firmata dai due presidenti, Davide Degennaro e Francesco P. Mariani – sul piano del modello gestionale, ritengono che le due infrastrutture, così come già oggi avviene, debbano mantenere un carattere di terzietà rispetto ai vettori, al fine di garantire massima flessibilità d’impiego e pluralità di servizi e tipologie di traffico.
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