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Psa sbarca a Livorno

Il traffico che vale 50 mila auto operava in precedenza a Civitavecchia


Enzo Raugei

LIVORNO – Il Gruppo Mercurio, socio di Sealiv, ha comunicato che a far data da questo mese il traffico di auto con provenienza Spagna (porto di Vigo) relativo ai marchi Citroen e Pegeout (raggruppamento Psa) viene concentrato su Livorno e usufruisce dei servizi C.I.L.P. e Sealiv. Il traffico operava in precedenza su Civitavecchia.

Si tratta di un quantitativo importante – dice una nota della Cilp – stimato in circa 50.000 pezzi. Il presidente Enzo Raugei ha espresso soddisfazione per la scelta di Livorno, di Sealiv per i servizi terminalistici e di CILP per lo sbarco nave, frutto delle scelte fatte con la costituzione della stessa Sealiv attraverso l’alleanza con i primari operatori logistici del settore auto. L’incremento di traffico si colloca in un momento di particolare crisi del settore e di concorrenza sfrenata interna al porto.

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Per questo – dice ancora Raugei – assume più valore e conferma la linea strategica che Sealiv si è data di attrarre nuovo traffico a Livorno da altri porti.

Sealiv come noto opera sulla sponda Est della Darsena Toscana e sviluppa in particolare traffici di sbarco e immediata prosecuzione delle auto nuove, a differenza di quanto avviene con il Faldo, dove le auto sono trasferite in deposito e vi permangono in attesa di essere smistate ai concessionari, spesso anche per successive lavorazioni integrative.

Con l’ormai prossimo sbarco dei primi contingenti sperimentali di autovetture della gamma premium dalla Cina – le ex Rover 75 oggi clonate pari pari dai cinesi – e con i forti incrementi previsti alla ripresa del mercato automobilistico per i coreani delle Hyundai e Kia, la Cilp e il Faldo sembrano aver superato la fase più pesante della crisi dell’auto. Rimane da definire ancora il contratto relativo alle Toyota. La prima casa giapponese di auto come noto ha disdetto il contratto con il Faldo e la Cilp per impegnarsi sulla Sintermar, ma non sono ancora chiari i termini dell’operazione. E c’è chi sottolinea il fatto che in Sintermar non ci sono spazi sufficienti por il lavoro che Cilp e Faldo sviluppavano: per cui cambierebbe tipologia e potrebbe anche essere che Toyota sbarcasse con Sintermar utilizzando ancora Cilp e le altre imprese per l’operazione, facendo poi fermare le auto negli spazi che Elia ha dietro la fascia portuale il tempo sufficiente per distribuire in tutta Italia. Sintermar a sua volta, che ha ormai una media di 70 navi al mese, difficilmente potrebbe dedicare tutte le sue aree al traffico delle Toyota, per cui con il socio Elia in Wintermar si starebbero cercando soluzioni non di rottura all’interno del traffico dedicato.

Anche per lo sbarco delle vetture Citroen e Peugeot da parte di Sealiv si stanno studiando soluzioni che non passino necessariamente per il Faldo. La linea adottata ad oggi è quella di incrementare il parco-sosta che il socio della Sealiv Gragnani ha da anni all’interporto Vespucci di Guasticce. Un’area più allargata consentirà di avere un polmone adeguato per le operazioni di sbarco e di quasi immediata distribuzione delle auto del gruppo Psa, senza passare per il Faldo, che per la sua specializzazione nelle lavorazioni post-sbarco ha ovviamente altri costi.

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Pubblicato il
5 Novembre 2011

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