“Dimonios”, cercasi slot a Livorno
LIVORNO – Se il ministro Matteoli minaccia sfracelli anche nei confronti di Saremar, la Regione Sardegna sembra invece andare avanti per la propria strada: niente privatizzazione della compagnia e anzi nuovi collegamenti per l’inverno, questa volta tra Livorno e Porto Torres, in sostituzione della Civitavecchia-Olbia e della Savona-Porto Torres che sono state già chiuse.
Di certo comunque al momento c’è poco: solo che la “Dimonios”, il grande e moderno traghetto noleggiato da Saremar, è da una settimana nel porto mediceo labronico per lavori di manutenzione, appoggiato all’agenzia marittima Mediterranean Sea (Fancellu).
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Risulta che siano stati chiesti gli slots necessari per il collegamento con Porto Torres e che l’Autorità Portuale stia cercando la soluzione: non facile, visto che i ro/ro a Livorno sono “a tappo”. E non facile anche perché a Civitavecchia si sono mossi tutti, dall’Autorità Portuale agli agenti e ai caricatori, perché non vorrebbero mollare la linea. Insomma, è un’altra delle tante battaglie in corso. Sulle quali Gallanti sta lavorando alla ricerca dell’Araba Fenice: cioè di una “pace” tra terminalisti, che ha visto una prima riunione due giorni fa (il giorno dopo la prima visita informale di Massimo Provinciali a Livorno, con vertice tra i dirigenti, pranzo sportivo da Cavallini sul porto Mediceo e promessa di rivedersi altre volte prima del 16 ottobre quando entrerà ufficialmente in carica) ma che trova uno sbarramento di fuoco specie da parte dei portuali, che minacciano già dai prossimi giorni barricate contro l’eventuale “esproprio” dei magazzini Taf a favore delle crociere. Nel porto “grande ammalato” (come l’ha definito un po’ ingenerosamente Il Secolo XIX di Genova) i primi affondi di Gallanti stanno insomma trovando forti resistenze. E una totale revisione delle concessioni potrebbe davvero scatenare qualche terremoto, anche politico.
A.F.
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