Assologistica sulle norme IVA: evitare extra-costi sugli onesti
L’associazione chiede una circolare applicativa da parte dell’Agenzie delle Entrate per evitare pagamenti anticipati sui depositi
MILANO – Il “famigerato” decreto di Ferragosto, che imporrebbe di pagare l’IVA anticipata sui depositi delle merci – misura unica in Europa – ha provocato la seguente dura presa di posizione di Assologistica.
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“Assologistica ha sempre condiviso le iniziative mirate a ridurre l’area dell’evasione dei diritti doganali e dell’IVA cooperando – dice la nota – con i propri Associati, al perseguimento di quegli obiettivi che tra l’altro riducono la concorrenza sleale.
“Il commercio internazionale – continua la nota – ha bisogno di stoccare in appositi magazzini/depositi merci per i quali è previsto lo slittamento del versamento dell’IVA al momento dell’effettivo utilizzo dei materiali, per le aziende produttrici, o dell’effettiva vendita, per quelle commerciali.
“La volontà condivisa di perseguire coloro che utilizzano impropriamente o disonestamente questa modalità generalizzata in tutta la Comunità, non deve danneggiare la stragrande maggioranza che vi fa ricorso correttamente.
“Proprio per questo Assologistica ritiene che l’Agenzia delle Entrate – sollecita l’associazione – debba immediatamente emanare una circolare applicativa della norma approvata ieri dal Parlamento in sede di conversione del Decreto di Ferragosto. Quella circolare consentirà agli importatori onesti di evitare i costi aggiuntivi generati dal dover pagare in anticipo o dal dover prestare garanzie finora non previste e non richieste negli altri Paesi comunitari.
“L’Agenzia delle Dogane – chiarisce Assologistica – emanando il 7 settembre la circolare 84920/RU, ha esonerato dall’obbligo di prestare quelle costose garanzie solo pochi soggetti (gli AEO o coloro di Notoria solvibilità ex Art. 90 TULD). Il Parlamento ha consapevolmente e responsabilmente integrato norme e circolari, indicando come soggetti affidabili, e quindi da esentare da nuovi balzelli, anche coloro che possano dimostrare di aver assolto i propri obblighi fiscali.
“Se si vogliono evitare ulteriori migrazioni di traffici nazionali – conclude Assologistica – a vantaggio di altre aree europee con conseguenti perdite di entrate erariali danneggiando ulteriormente la filiera logistica nazionale e quindi contraddicendo i contenuti del Piano della Logistica Nazionale, l’Agenzia delle Entrate rispettando la volontà del Parlamento deve intervenire subito, integrando una normativa incompleta, purtroppo già in vigore dal 12 settembre 2011”.
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