Assoporti, riprende la fronda?
ROMA – Assoporti ha indetto la propria assemblea annuale per martedì 18 ottobre nel centro congressi “Roma Eventi” di Piazza di Spagna. Nell’invito alle varie categorie operative – ed ovviamente agli associati – il presidente Francesco Nerli sottolinea che i lavori saranno conclusi dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli.
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La parte ufficiale finisce così. E in attesa che la stessa presidenza o per essa la segreteria generale di Assoporti comunichi il programma dei lavori, si riaccendono le indiscrezioni e i pissi-pissi-bao-bao sulla fronda che una parte (consistente o meno, non si è ancora capito) degli associati stanno svolgendo nei confronti degli attuali vertici.
Prima della pausa estiva, erano circolate voci di iniziative da prendersi in Sicilia per sfiduciare il presidente Nerli. E una lettera in tal senso era circolata anche tra i presidenti di alcune Autorità Portuali più vicine politicamente all’attuale ministro dei Trasporti: che come tutti sanno è totalmente in rotta con il presidente di Assoporti Nerli (tanto che nella sua cerchia viene data per molto improbabile la sua presenza all’assemblea, salvo Nerli non si dimetta o voglia fare qualche clamoroso atto di…conversione). Si era parlato, da parte dei presidenti che contestano Nerli, addirittura di una candidatura alternativa da proporre per il suo posto: centrata sul nome di Marina Monassi, presidente della Port Authority di Trieste.
Rallentata dalla pausa estiva, e dalle emergenze a livello di governo per la maxi-manovra finanziaria, la fronda contro Nerli sembra ripartita in questi giorni con nuovi contatti tra i presidenti delle Autorità Portuali più decisi. E del resto, su Assoporti arrivano critiche anche da chi proprio con i “frondisti” non sembra allineato, come il presidente di Livorno Giuliano Gallanti che ebbe a definire l’attuale associazione come “inutile”. Qualcosa potrebbe dunque maturare nelle prossime settimane, proprio in vista dell’assemblea di ottobre.
A.F.
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