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Infrastrutture: porti e treni i veri nodi

Pino Lucchesi

Dall’onorevole Pino Lucchesi, presidente del Centro Nazionale Iniziative Sociali, riceviamo:

ROMA – Dalla partecipazione al Convegno sulle infrastrutture toscane promosso a Viareggio dalla “Fondazione della libertà per il bene comune”, ho ricavato un’immagine al chiaroscuro, con vecchi problemi che ancora fanno massa critica rispetto ad alcuni positivi spiragli di novità.

Le novità infrastrutturali sembrano, per lo più, riguardare il sistema viario ed aeroportuale mentre è del tutto evidente che le possibilità di ripresa e di rilancio dell’economia toscana – anch’essa profondamente colpita dalla crisi ancora in atto – richiedono un ammodernamento dell’intero comparto, da realizzarsi in collaborazione sinergica tra Governo Centrale e Governo Regionale, tenendo anche conto del ruolo di “cerniera” che la Toscana riveste per l’intero Paese, anche riguardo ai corridoi europei.

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In merito a questi ultimi è da salutare positivamente la recente decisione della S.A.T. (Società Autostrada Tirrenica) – voluta da Matteoli sia per minimizzare l’impatto ambientale sia per ridurre i costi e quindi rendere l’opera sostenibile in termini d’ammortamento – di realizzare la Rosignano-Civitavecchia nel modo più semplice e logico, ovvero utilizzando, per quanto possibile, il tracciato della vecchia Aurelia oltre, ovviamente, quello della già realizzata superstrada tra Rosignano e Grosseto.

E’ anche giusto riconoscere al ministro delle Infrastrutture – con il quale in Parlamento ho condotto diverse battaglie su questi argomenti, pur appartenendo a schieramenti diversi – di essersi impegnato perché la S.A.T. iniziasse in breve tempo l’opera. Ad oggi, la SAT ha già realizzato i primi 5 chilometri ed il nuovo casello di Rosignano, e prossimo è l’inizio dei lavori sulla tratta Tarquinia-Civitavecchia. E, del pari, è giusto, riconoscere al presidente della Regione Toscana, Rossi, ed all’assessore Ceccobao, d’avere agito in maniera pragmatica ed utile, superando vecchi e sorpassati schemi ideologici.

Non appaiono all’orizzonte né al convegno sono emerse grosse novità in tema di politica portuale, soprattutto riguardo alla “riforma della riforma portuale”, ovvero la integrazione alla legge del 1994, una ottima legge che rilanciò la portualità italiana, aprendo gli scali alla partecipazione attiva del capitale privato (i cosiddetti “terminalisti”), per attribuire ai porti una reale autonomia finanziaria. Tema, questo, tuttora osteggiato dal ministro Tremonti.

E, a proposito di porti, mi dispiace, vista la location del convegno, che non si sia parlato della ormai prossima Autorità Portuale Regionale di Viareggio, una opportunità la cui valenza non sfugge a nessuno, salvo che ad alcuni saccenti politici locali alle prese con questioni di tipo campanilistico, ed a consiglieri regionali evidentemente confusi ed all’oscuro della materia.

Tuttavia per realizzare un vero ammodernamento delle infrastrutture, non si può prescindere dal potenziamento del sistema delle relazioni ferroviarie, in quanto non ha senso compiuto parlare di “corridoio plurimodale tirrenico” se il nuovo assetto viario (la Rosignano-Civitavecchia) non si aggancia ad un sistema di Porti (La Spezia, Viareggio, Livorno, Piombino) con vocazioni differenziate). Aeroporti ed interporti idonei a superare le sfide della globalizzazione e ad una ferrovia moderna ed efficiente, che veda ridotti i tempi di percorrenza rispetto al passato ed aumenti la capacità di trasporto nel settore merci.

E’ impensabile che oggi, i tempi di percorrenza  verso la Capitale siano ancora quelli degli anni ‘30, se non si passa da Firenze. E questo la dice lunga sul sostanziale disinteresse delle Ferrovie dello Stato verso una linea litoranea che sarebbe vitale per l’economia toscana, ma anche nazionale ed europea. Atteggiamento che traspare anche per le linee trasversali ed in particolare per la “Pontremolese” per la quale ancora si attendono i finanziamenti per la nuova galleria di valico. Un silenzio  che in questo caso non è d’oro.

Pino Lucchesi

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Pubblicato il
13 Luglio 2011

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