Israeliani a Livorno e La Spezia
LIVORNO – L’avevamo scritto: il governo d’Israele vuole privatizzare i porti principali del paese (totalmente Eliat e parzialmente Ashdod ed Haifa) e guarda alle normative italiane per capire che cosa eventualmente copiare e cosa no.
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Così una delegazione israeliana è venuta in visita a Livorno e La Spezia, considerati porti da “studiare” nella fattispecie. Che poi il vero porto – modello sia La Spezia sembra scontato anche dall’interesse e dagli approfondimenti chiesti al suo presidente Forcieri dagli israeliani. Comunque la visita c’è stata anche a Livorno, preparata – dicono i bene informati – dal comandante Angelo Roma, sia per la sua amicizia con Yigal Maor oggi principale referente del governo di Haifa per i trasporti marittimi, sia per la sua lunga militanza livornese come referente di Zim.
E di Zim non si è parlato – almeno ufficialmente – nel colloquio “formativo” con il presidente dell’Autorità Portuale Giuliano Gallanti prima di partire per La Spezia. L’obiettivo? Conoscere da vicino il sistema portuale nazionale e riferire tutto quanto possa contribuire a migliorare il progetto di riforma dei porti, avviato nel 2005 e destinato a completarsi nel 2050.
A Palazzo Rosciano e poi a La Spezia sono stati ricevuti Shlomo Breiman e Dov Frohlinger, rispettivamente Ceo e Direttore operativo della Israel Ports Development e Assets Company, la società che coordina e gestisce i tre porti di Israele (Haifa, Ashdod e Eliat). Presente agli incontri anche il responsabile presso il ministero del Tesoro israeliano alla realizzazione dei progetti di finanziamento nel campo dei trasporti, Eran Cohen.
«Abbiamo affrontato le problematiche inerenti la portualità italiana – ha dichiarato Gallanti – con particolare riguardo ai compiti e doveri dell’Autorità Portuale e alla legge che regola il lavoro portuale». Si è anche parlato di autonomia finanziaria (assente ingiustificata – ha ricordato Gallanti – della nuova bozza di legge di riforma dell’ordinamento portuale), dragaggi (problema tutto italiano, con assurdi ancora irrisolti) e servizi tecnico-nautici (universali ma costosi). «Ringrazio il presidente Gallanti e la Port Authority per la disponibilità – ha detto Frohlinger a Livorno – l’incontro è stato assai utile e ci consente di avere un quadro più chiaro anche in riferimento al nostro piano di riforma portuale, che è già in fase avanzata di attuazione».
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