Civitavecchia, non solo crociere con una nuova darsena containers
Quattrocento milioni di investimenti nei prossimi tre anni e crescita in tutti i settori di eccellenza – L’obiettivo è intercettare anche i traffici con le Americhe

Pasqualino Monti
CIVITAVECCHIA – Il primo a prendere il volo tra i nuovi presidenti di Port Authority con una paginata su Il Sole-24 Ore, è stato Pasqualino Monti su Civitavecchia. Un riconoscimento, se non fosse abbastanza chiaro, delle sue capacità di manager nato e cresciuto all’interno dei meccanismi di quel porto, ma anche e specialmente del ruolo sempre più importante che lo scalo va assumendo nell’organigramma nazionale. La continuità di una crescita avviata dalla presidenza Nerli – gliene va dato atto – e incrementata da quella ancor più dinamica sotto Moscherini, che aveva raggiunto traguardi impensabili anche nel drenare finanziamenti.
Oggi il presidente Monti può partire – ha detto al Sole-24 Ore – da una posizione che è già invidiabile: primo porto del Mediterraneo per le crociere con una previsione per quest’anno di 2,5 milioni di passeggeri e quasi altrettanti per i traghetti.
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Su quest’ultimo comparto l’Authority ha idee in grande, con una seconda darsena specializzata. Anche per le crociere, l’allungamento del molo che è diventato uno splendido attracco per navi senza limiti né di lunghezza né di pescaggio, può supportare ulteriori interventi; previsti 193 milioni di cofinanziamento con lo Stato, in un quadro generale di investimenti che, ha detto il presidente, raggiungeranno in tre anni per 400 milioni di euro. Tra questi 28 milioni messi a disposizione dalla Roma Cruise Terminal per un nuovo terminal per i croceristi, ma anche e specialmente un congruo numero di milioni per creare un vero terminal dei containers. “Per troppi anni – ha detto il presidente Monti – abbiamo tralasciato di spingere sui temi commerciali. Oggi siamo convinti che Civitavecchia possa inserirsi nella nuova mappa della logistica europea, anche per l’ampliamento del canale di Suez che ha rilanciato le grandi navi nel Mediterraneo. Noi abbiamo pescaggi – ha aggiunto – che consentono di accogliere le navi più grandi. Vogliamo guardare alle Americhe ma anche ai paesi emergenti. E intendiamo portare avanti questi piani in collaborazione con il governo centrale”.
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