Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Yang Ming Mutuality a Livorno

Il gigante cinese da 6.600 Teu ha operato con 1.110 movimenti al Terminal Darsena Toscana

LIVORNO – E’ stato, anche se nessuno l’ha voluto dire ufficialmente, una specie di collaudo: del porto più che della nave. Perché lunedì all’alba con l’ingresso in Darsena Toscana della nuovissima “Yang Ming Mutuality” in viaggio inaugurale, la compagnia cinese già solidamente radicata nel porto labronico ha voluto dimostrare che anche le sue unità più grandi destinate al Mediterraneo possono operare su Livorno. La nave infatti ha dimensioni considerate al limite per lo scalo labronico: oltre 305 metri fuoritutto e 40 metri di larghezza, con una portata massima di 6.600 contenitori. In sostanza, una delle più grandi full-containers mai arrivate in Darsena Toscana.

[hidepost]

E la manovra è riuscita perfettamente, grazie alla perizia del pilotaggio – se n’è incaricato il capo pilota comandante Salvatore Vasta – ma anche grazie alla giornata con il meteo ideale: mare piatto e calma di vento. Le operazioni sono state seguite da Giuseppe Parziale, agente per Finsea di Genova.

Per motivi di pescaggio la “Mutuality” è arrivata a Livorno piuttosto leggera, avendo scaricato prima a Genova, ma ha comunque operato 1.110 movimenti. E’ ripartita martedì mattina con un risultato giudicato positivo sia nel collaudo del difficile ingresso in porto – la bocca sud dello scalo non è l’ideale per navi di questa lunghezza e larghezza – sia per quanto riguarda le operazioni nel terminal, grazie anche all’impegno di tutta la catena di comando del TDT.

Nel comparto dei contenitori, Yang Ming – come è già stato scritto – sta diventando uno dei più importanti vettori dello scalo labronico, in continua crescita anche per gli spazi che sono stati lasciati dalla Zim israeliana, sempre più concentrata su Genova. “Mutuality” rappresenta per Livorno il massimo delle dimensioni attualmente ricevibili, sia per le problematiche della bocca dell’avamporto che del canale del Marzocco. Da tempo si parla della necessità di dragare la bocca sud ed anche di allargarla “tagliando” la parte terminale della diga foranea: una prima fase di dragaggio è iniziata, ma niente è stato possibile ad oggi programmare per la diga. E non si tratta di limiti da poco, perché compromettono gli ingressi e le uscite notturne, con notevole pregiudizio per lo schedule delle maggiori compagnie.

Ed ecco alcune caratteristiche del servizio che si spera possa essere continuato con unità gemelle della “Mutuality”. Il routing è: Shanghai, Ning Bo, Xiamen, Kaohsiung, Hong Kong, Yantian, Singapore, Port Said, Ashdod, Genova, Livorno, Fos.

Da sottolineare che la nave a pieno carico pesca fino a 14,03 metri (quindi fuori portata dello scalo labronico, per cui è costretta ad alleggerirsi a Genova fino a un pescaggio di 9,92 metri) e che ha una velocità davvero notevole di 25,60 nodi. I movimenti fatti a Livorno in dettaglio sono stati di 784 allo sbarco e 709 all’imbarco.

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Maggio 2011

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora