Ferri corti nell’LTM
In corso la perizia sul valore della società per il take-over
LIVORNO – E’ arrivato ai ferri corti tra soci (la Cilp e il gruppo Agemar degli agenti marittimi) lo scontro tutto interno alla società LTM che gestisce le banchine della Darsena 1 per i traffici ro/ro labronici. La rottura si è consumata come noto dopo il passaggio delle linee di Grimaldi al terminal Sintermar, passaggio che ha scatenato anche dure reazioni dei sindacati per presunte interpretazioni di favore da parte della Port Authority sulle normative sull’impiego della manodopera.
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LTM ha presentato un ricorso al Tar, ma in attesa di pronunciamento – mai come in questo periodo il Tar di Firenze ha avuto a che lavorare per vicende del porto di Livorno – la società tra Cilp e Agemar è entrata in crisi. E l’ultima notizia è che è stata decisa una perizia per valutare il reale valore della società, che Cilp intenderebbe rilevare in toto.
L’estromissione di Renzo Conti, che di LTM è stato storicamente il “deus ex machina” nella buona e nella cattiva sorte, non si presenta tuttavia né facile né poco costosa, perché la società dei ro/ro è ancora in attivo malgrado la perdita di importanti clienti (oltre a Grimaldi se ne sono andati in un anno i sardi di Nieddu a Carrara e la Tirrenia da Lucarelli). Rimane da capire se con Renzo Conti se ne andranno in modo compatto anche tutti i soci del gruppo agenti marittimi o se la Cilp cercherà di rinnovare totalmente il gruppo per mantenere ed allargare i traffici del fondamentale comparto dei ro/ro.
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