La Toscana presenta una legge per l’Authority portuale regionale
Sarà ricalcata sulla struttura di quelle nazionali con un comitato portuale allargato anche alle Province e ai Comuni – I compiti tecnici ed operativi dell’organismo
FIRENZE – Ha cominciato la Toscana, ma non è detto che rimarrà a lungo la sola. Perchè come se non bastassero le 22 Autorità Portuali nazionali (che inizialmente dovevano essere solo una mezza dozzina) adesso nascono anche le Autorità Portuali regionali.
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Siamo, al momento alla scheda di valutazione preliminare di una proposta di legge presentata al governo della Toscana, ma la volontà politica è arrivare a costituire la nuova Autorità a breve, anche poichè la quasi totalità delle opere finanziate in questi porti – dice la proposta di legge – è a carico della Regione. E c’è chi dice che prima ancora della sua nascita, è già pronto il posto di presidente: andrebbe a Roberto Piccini come premio di consolazione per essere stato segato – anche per il poco entusiastico appoggio delle istituzioni locali e regionali – dopo il primo mandato dall’Authority del porto di Livorno. Solo gossip?
La nuova Authority regionale della Toscana avrà competenza sui porti che esulano dalla rete nazionale, già attualmente retti da Authorities nominate dal governo di Roma: e cioé sarà competente su Viareggio, Giglio, Porto Santo Stefano e Marina di Campo. Nella proposta di legge regionale si sottolinea che Porto Azzurro, quinto porto regionale interessato, sulla base di un protocollo d’intesa sulla portualità elbana firmato nel 2008, dovrà cessare le sue funzioni commerciali, “compatibilmente alla realizzazione di un nuovo sistema di collegamenti e del potenziamento del porto di Rio Marina”. Ancora, nel documento regionale: “Tra i citati porti commerciali di interesse toscano, è fondamentale tener presente la peculiarità del porto di Viareggio il quale ha carattere polifunzionale, perché assolve ad una funzione produttiva prevalentemente cantieristica, commerciale e turistica di particolare rilievo, con forte impatto sul territorio anche in termini di indotto”.
L’Autorità Portuale regionale svolgerà le seguenti funzioni, sulla base della proposta di cui sopra: pianificare le aree portuali con l’elaborazione tecnica del piano regolatore; programmazione delle opere da realizzare; gestione delle concessioni demaniali portuali; progettazione e realizzazione delle opere portuali. La proposta specifica che con riferimento ai tre porti minori (Giglio, Porto Santo Stefano e Marina di Campo) “sarà fatta salva la possibilità di esercitare la funzione di gestione delle concessioni demaniali avvalendosi degli uffici comunali attraverso appositi accordi con i comuni interessati”.
Il comitato portuale della nuova Authority regionale sarà composto dal presidente della Regione o delegato, dal suo assessore ai trasporti o supplenti, dai presidenti delle province interessate, dai sindaci competenti per territorio. “Potranno far parte del comitato portuale, previa intesa con l’amministrazione statale, rappresentanti della Capitaneria di porto o direzione marittima”. Il presidente del comitato portuale sarà il presidente della giunta regionale.
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