Intercontainers, addio storico carroponte
LIVORNO – C’è un po’ di malinconia a vedere un altro pezzo di porto storico che va giù, demolito pezzo per pezzo sia per vetustà che per diversificazione di lavoro nell’area.
Ad essere abbattuto, con l’intervento delle gru mobili di Bettarini e il taglio progressivo delle “gambe”, è il vecchio carroponte del terminal Intercontainers, società tra le numerose a maggioranza Compagnia portuale.
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Costruito nel 1974 per operare nel settore dei contenitori, l’oggi quasi quarantenne manufatto aveva una portata di circa 35 tonnellate ma anche crescenti acciacchi dovuti all’età. Inoltre oggi il terminal, diretto dal comandante Angelo Roma, si occupa prevalentemente di containers vuoti e di relativa manutenzione, avendo perso il ruolo di intermediazione che svolgeva con la Zim. Per cui il manufatto si stava rivelando oltre che inutile anche pericoloso. Ma quando fu inaugurato (nella foto a fianco, i maggiorenti del porto di allora, tra i quali si riconoscono il giovanissimo Italo Piccini e altri dirigenti come Alasia e Ulivieri) al massimo livello.
Oggi Intercontainers tra l’altro non sembra destinato ad avere di nuovo un destino nel campo dei contenitori. Il personale diretto si è ridotto a otto dipendenti, sia pure con un indotto di una trentina, e c’è chi parla di probabile vendita dell’area da parte della Compagnia portuali, forse per far cassa, causa i momenti difficili.
L’operazione “gru a portale” è stata completata in un paio di giorni, alla fine della settimana, con la rimozione iniziale della cabina aerea (nella foto in alto) e quindi il taglio delle gambe con progressivi interventi dall’alto, fino alla rimozione dei rottami e la liberazione del piazzale.
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