La ripresa dei traffici ancora a due velocità
Cina e Nord Europa corrono, mentre in Italia vanno bene La Spezia e Genova ma calano gli hub e non brillano gli altri porti – Valencia diventa il primo scalo del Mediterraneo
ROMA – I dati stanno affluendo al ministero dei Trasporti e in alcuni casi non sono ancora definitivi. Ma non c’è dubbio che il 2010 va in archivio con un rilancio dei traffici nei porti, sia mondiali sia – in gran parte – anche italiani.
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La locomotiva è sempre la Cina, con oltre 130 milioni di teu movimentati e con Shanghai (+21,9% a novembre) che ha scalzato per la prima volta Singapore (+11,1% nello stesso mese) dall’essere “number one”, conquistando così la prima posizione in assoluto su scala mondiale. Per capire a che livelli si opera in Cina, bisogna ricordare che ciascuno dei due porti oscilla su una media annuale di oltre 25 milioni di teu.
In Nord Europa le cose sono andate altrettanto veloci, sia pure con qualche problema che si sta profilando negli ultimi mesi. Rotterdam ha già fornito i dati dell’intero 2010 con 11,1 milioni di teu (+13,9%) ed Anversa ha registrato un totale di 8,5 milioni (+16,1%). Comanda le posizioni per il mercato portuale spagnolo e mediterraneo Valencia con 3,86 milioni di Teu (+14,4%) mentre Barcellona è aumentata relativamente poco (+7,5%) fino a un totale di 1,7 milioni di teu. Si fanno sotto, a proposito del Mediterraneo, anche i nuovi hub del Nord Africa con Med-Tanger che tra luglio e settembre ha movimentato 1,4 milioni di teu (+55%), a scapito degli hub più tradizionali, tra cui Algeciras. E colpendo duro, viste le cifre, anche gli hub italiani del sud, con Gioia Tauro che è stata definitivamente scalzata dalle posizioni alte (solo 2,1 milioni di teu a settembre, con un calo del 5,1%) e con Taranto che ha perso il 26,4% calando a 436 mila teu.
E il resto dell’Italia? Non è andata malaccio, viste le modeste capacità del paese di attrarre traffici e lo stand-by degli investimenti pubblici nelle strutture della logistica. In percentuali di crescita ha fatto meglio di tutti La Spezia (+22,8% nei primi 11 mesi dell’anno) con 1,184 milioni di teu contro Genova che di teu ne ha movimentati 1,620 milioni ma è cresciuta “solo” del 14,6%. Il distacco da Livorno dei due primi porti tirrenici sta diventando abissale, visto che nello stesso periodo i dati dello scalo toscano si fermano a 525.710 teu a ottobre, con un modesto +7,3%. Gli altri porti italiani o non hanno ancora aggiornato i propri dati o registrano aumenti (e cifre totali) relativamente modeste (Venezia con 302 mila teu a settembre e +2,6%, Ancona con 81 mila teu e +6,1%, eccetera).
Il quadro generale resta dunque abbastanza differenziato, anche perché nell’ultima parte del 2010 i traffici containers sono di nuovo diminuiti e le previsioni per questo inizio del 2011 sono molto prudenti, sia nei traffici con il Far East che con quelli transatlantici, legati alle politiche economiche più che altro degli Usa.
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