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Sportello unico nel 2011

L’ha promesso il sottosegretario Giachino – I nuovi compiti della categoria

Giovanni De Mari

ROMA – Un ruolo nuovo, una professionalità cresciuta, una prospettiva ancora più significativa per il futuro: perchè doganalista oggi, non è solo un cambio di nome ma significa cambio di ruolo, di mentalità.

Gli spedizionieri doganali, o doganalisti, riuniti a convegno per celebrare i cinquant’anni dall’istituzione dell’albo professionale, al giro di boa intendono dare una svolta significativa e culturale alla loro professione.

“Le autorità doganali – ha spiegato il presidente nazionale della categoria, Giovanni De Mari – sono oggi chiamate a svolgere una missione nuova: tutelare gli interessi erariali e presidiare la difesa degli interessi collettivi da un lato e, dall’altro, assicurare la fluidità dei traffici contemperando i controlli con le esigenze di sicurezza in modo da garantire sviluppo e crescita economica.

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I doganalisti devono, allora assumere la funzione di partner delle autorità doganali e subordinare a tale compito il ruolo tradizionalmente svolto nel contraddittorio tipico dell’accertamento doganale”.

Giuseppe Peleggi, direttore dell’Agenzia delle Dogane, sulla stessa lunghezza d’onda, ha aggiunto che Dogane e doganalisti devono non solo collaborare ma soprattutto fare lobby e sollecitare le Autorità affinché in campo europeo, i vari Stati, intervengano sui controlli delle merci in modo uniforme.

Sul tema Sportello unico doganale, avviato dal 2004 e non ancora definito, è intervenuto il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, che ha assicurato l’entrata in vigore del provvedimento entro il 2011. Lo “Sportello” rappresenta il punto di riferimento per gli operatori commerciali e le pubbliche Amministrazioni che, a vario titolo, sono coinvolte nei commerci internazionali.

Ma il doganalista guarda al futuro. Con il pre-clearing già avviato, che riguarda lo sdoganamento delle merci anticipato per via elettronica, il prossimo importante appuntamento è con l’Europa ed il Codice doganale comunitario. Il provvedimento, di cui la prima bozza arriverà entro gli inizi del prossimo anno, crea molte aspettative. Le ha sintetizzate bene Panayota Anaboli, dirigente DG Fiscalità e Dogane della Commissione Europea. “I cambiamenti che porterà il nuovo Codice comunitario, a partire dal 2013 – ha detto – creeranno delle nuove condizioni di lavoro in un mercato più ampio, come quello europeo, e soprattutto informatizzato”.

Alla celebrazione dei 50 anni dei doganalisti sono intervenuti Cosimo Ventucci, presidente federale Anasped; Piero Luzzati, direttore generale Confetra. Marina Calderone, presidente del Comitato libere professioni, ha annunciato che il progetto di riforma delle professioni è stato presentato al ministro di Grazia e Giustizia, Angelino Alfano. Si tratta di un provvedimento che va nella logica della modernizzazione, non una difesa corporativa ma a vantaggio di tutti i cittadini.

Infine, hanno chiuso gli interventi Walter De Santis, dell’Agenzia delle Dogane, che ha trattato in questo contesto, il nuovo ruolo delle Dogane nell’era della globalizzazione e George Zografos, presidente dell’associazione europea degli spedizionieri doganali che sta lavorando con la Taxud per la definizione della moderna figura del rappresentante doganale.

Intanto si sono svolte in Roma le elezioni per il rinnovo del consiglio nazionale degli spedizionieri doganali per il triennio 2010/2013.

Al termine delle operazioni di scrutinio sono stati eletti i nove membri del consiglio come previsto dall’art. 13 della legge 22 dicembre 1960 n. 1612 istitutiva dell’Albo.

Antelli Italo (consiglio compartimentale Milano), De Mari Giovanni (Napoli), Di Gioia Antonio (Firenze), Gallo Luciano (Bolzano), Lopizzo Mauro (Bari), Marino Manlio (Genova), Mestieri Franco (Bologna), Perticone Enrico (Ancona), Pizzichelli Eugenio (Torino).

Il nuovo Consiglio Nazionale si insedierà per l’attribuzione delle cariche nei primi mesi del 2011 appena il ministro delle Finanze con decreto designerà la terna del collegio dei revisori dei conti.

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Pubblicato il
29 Dicembre 2010

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