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Il “miracolo” Zim

Ritorno al profitto e drastici tagli alle attività meno vantaggiose

Rafi Danieli

HAIFA – Una cura da cavallo, ma che sta dando i suoi risultati per la compagnia israeliana Zim, colpita duramente – come tante altre – dalla crisi internazionale finanziaria del 2008/9. In un recente sondaggio pubblicato dall’advisor indipendente marittimo “Drewry Shipping” si indica per Zim un recupero “significativo” sia in termini di affidabilità, sia di performances, anche in rapporto con i principali competitors. Nel terzo trimestre in particolare Zim è passata dal 15º al 12º posto nella graduatoria nazionale e ultimamente è rientrata tra i primi 10 vettori mondiali in termini di affidabilità e pianificazione.

In una recente intervista a “Globes”, il ceo di Zim Rafi Danieli ha ricordato che la compagnia lungi dal voler rimediare ai danni della crisi ha fatto tutto il possibile per anticipare le terapie d’urto per fronteggiarle. Un anno fa la compagnia era stata colpita da una delle più pesanti crisi della sua storia, avendo bruciato oltre 800 milioni di dollari.

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Da qui un feroce piano di rilancio con la rinegoziazione dei debiti, il taglio drastico delle spese e nuovi assetti che hanno consentito di raggiungere il proprio obiettivo, arrivando a rivedere il profitto nel secondo quadrimestre del 2010. Tanto che la compagnia – ha detto ancora Danieli – si aspetta un terzo quadrimestre ancora migliore, incluso un profitto operativo di 100 milioni contro una perdita di 153 milioni nel quadrimestre corrispettivo del 2009. Alla domanda del “Globe” se Zim ha intenzione di vendere altri assetti, dopo il terminal containers di Lagos, Danieli ha risposto di non avere al momento altri progetti di vendita, e di confermare pienamente i propri interessi sia nel terminal spagnolo che in quello olandese.

Alla domanda di quando prevede che l’industria dello shipping possa tornare alla normalità anti-crisi, Danieli ha risposto che in termini di attività non prevede quando sarà possibile ritornare a livelli del 2008; tuttavia in termini di affari e sviluppo, Zim ha aperto due nuove importanti rotte e sta pianificando ulteriori sviluppi, forte anche del fatto che l’attuale assetto è più solido ed efficiente grazie anche al ridimensionamento delle attività non remunerative. Su quali siano i mercati con previsioni positive, Danieli ha sottolineato come sia l’Asia che l’Europa rimangano importanti, come lo sarà anche quello Usa per quanto sia attualmente ancora in crisi.

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Pubblicato il
24 Novembre 2010

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