Guardia Costiera, bilancio ok
Intanto l’ammiraglio ispettore capo Marco Brusco ha assunto il comando del corpo

Marco Brusco
ROMA – Un anno ruggente per le Capitanerie di porto-Guardia Costiera italiana: risultati importanti nel settore dei controlli e delle attività Sar (search and rescue), primo utilizzo delle eccellenti motovedette Codecasa 300 di nuova generazione – altri esemplari sono in costruzione a Viareggio – e infine cambio della guardia al vertice, con la cerimonia di giovedì scorso a Civitavecchia per l’insediamento al comando generale dell’ammiraglio (Cp) ispettore capo Marco Brusco, che subentra al pari grado Ferdinando Lolli. Brusco rappresenterà la continuità di comando per quasi due anni, ed avrà quindi la possibilità di incidere fortemente nei nuovi obiettivi del Corpo.
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Per quanto riguarda le cinque motovedette classe 300 già operative (di cui si vede nella foto un esemplare in manovra sottocosta con mare duro), si tratta in sostanza dell’evoluzione delle “Valentjin” 800 i cui primi esemplari furono consegnati dall’ideatore del rinnovo del parco nautico ognitempo, l’allora comandante del corpo ammiraglio (Cp) Giuseppe Francese. Rispetto alle 800, le nuove 300 sono quasi il doppio delle dimensioni e rappresentano anche un’evoluzione sviluppata con la collaborazione dell’architetto navale olandese De Vries Lentsch, facendo tesoro delle esperienze in mare raccolte in vent’anni di salvataggi delle 300 “Valentijn”. Lunghe 18 metri (contro i 10 circa delle 300) motorizzate con due Man turbodiesel abbinate a idrogetti Rolls-Royce che forniscono velocità di punta di 30 nodi, hanno equipaggio di 4 persone e possono salvare a bordo fino a 100 naufraghi oppure utilizzando le apposite zattere di salvataggio fino a 210 persone. La costruzione e lo sviluppo del progetto sono uno dei punti d’orgoglio del cantiere Codecasa di Viareggio, che rappresenta l’eccellenza anche in campo nautico per le sue splendide navi da diporto.
Ed a proposito dell’attività della Guardia Costiera, di recente sono stati presentati i consuntivi della stagione tra il 21 giugno e il 12 settembre 2010, che ha visto in azione da 207 postazioni lungo le coste e sui principali laghi del nord, ben 205 gommoni e oltre 3 mila militari.
L’attività di polizia – ha riferito il comandante Alessandro, responsabile delle pr delle Capitanerie – ha visto ben 23.348 controlli al traffico, 34.018 alla pesca, 53.211 per l’ambiente, 83.776 sul demanio e 79.511 sul diporto. I verbali amministrativi sono nettamente cresciuti rispetto al 2009: 10.520 contro i 9.963: di questi sul diporto sono stati 3.131 e 2.819 sono state le violazioni alle ordinanze balneari. Calate le notizie di reato (1.230 contro 1.605 del 2009) anche per il declassamento di alcuni verbali.
L’attività di soccorso è stata notevole: ben 1.204 unità di cui 1.168 da diporto con una stragrande maggioranza delle unità a motore (878 contro 290 a vela). Le tipologie di intervento vedono in testa di gran lunga le avarie al motore (709), seguite dalle avverse condizioni meteo (216) e dall’incaglio (125): nettamente calate le richieste di soccorso per esaurimento del carburante (30) e per incendio (11) mentre sono aumentate le collisioni (28). In totale sono state soccorse 4.051 persone di cui 35 sub, 58 windsurfisti, 20 acquascooteristi e 3.300 diportisti. Alcuni salvataggi, spettacolari e difficili, sono stati possibili grazie all’impiego degli elicotteri della Guardia Costiera e delle stesse motovedette ognitempo costruite da Codecasa.
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