TDT, ecco i nuovi vertici
Alessandro Giannini ha già sostituito Leonardo Martini come amministratore delegato mentre Raugei andrebbe alla presidenza

Alessandro Giannini
GENOVA – Sarà Alessandro Giannini, attuale amministratore delegato di Sech nonché presidente di Assiterminal, il nuovo amministratore delegato del Terminal Darsena Toscana per conto della società GIP di Luigi Negri; di cui anche Giannini è personalmente socio di minoranza.
Giannini si dividerà provvisoriamente tra Genova e Livorno, ma viene dato per scontato che sarà inizialmente più a Livorno, dove conta già sull’importante collaborazione (amichevole) di Federico Barbera, presidente dei terminalisti nazionali per Fise e associata ad Assiterminal. Come collaboratore per le relazioni sindacali nel Terminal Darsena Toscana Giannini ha già dalla sua Luca Becce, che è considerato uno dei migliori nel campo. Rimane adesso da chiarire, scontato che alla direzione rimarrà la molto gettonata Monica Bellandi, chi per conto della Cilp assumerà la presidenza della nuova Spa. C’è chi sostiene che occorre un segno importante di discontinuità con il passato, che potrebbe essere rappresentato da un presidente nuovo al posto di Riccardo Boccone. E sono in molti a spingere perché la presidenza sia assunta dallo stesso Enzo Raugei, che rappresenterebbe il top della Cilp e quindi darebbe la giusta importanza alla nuova alleanza nel TDT con il gruppo di Luigi Negri.
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Intanto c’è da registrare un amaro sfogo di Leonardo Martini, ex amministratore delegato di TDT. Dal suo nuovo posto di lavoro al LSTC spezzino, Martini commenta dispiaciuto alcune scritte sarcastiche nei suoi confronti apparse nei dintorni del TDT e riportate ampiamente con tanto di foto nella cronaca del Tirreno, il quotidiano locale. “Il giornale le ha commentate quasi con simpatia, attribuendole all’ironia livornese – dice Martini – mentre sono lo sfogo vigliacco, anche perché anonimo, di ben pochi dipendenti del terminal. Ben controbilanciato dalle decine di telefonate di simpatia che sto ricevendo da Livorno e dai portuali livornesi che in questi anni hanno lavorato con me”. Martini diventa duro quando afferma: “Gli autori delle scritte peraltro sono i soliti noti: una stretta minoranza, identificabile in quelli che entrano al lavoro quando vogliono senza alcun rispetto per gli orari, che escono senza permesso per andare a vedere gli allenamenti della squadra di calcio, che rubano dentro i containers, di coloro che li coprono, che evitano di sottoporsi ai controlli sulla tossicodipendenza, e anche qui di coloro che li coprono. Ripeto, una stretta minoranza – dice Martini – che danneggia la stessa categoria e i colleghi, in stragrande maggioranza gente seria che ha ben capito quello che è stato fatto in nove anni nel terminal e per il terminal, anche grazie al loro personale impegno”.
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