Salone nautico, 500 novità
A chiusura di un anno difficile si tenta il rilancio specie all’estero – Componentistica e motori i settori più colpiti dalla crisi
GENOVA – Si terrà dal 2 al 10 ottobre l’edizione numero cinquanta per il Salone Nautico Internazionale di Genova. La manifestazione, nata nel 1962, con una doppia edizione nel 1972, è stata presentata a Cannes dal presidente di Fiera di Genova SpA Paolo Lombardi, dal presidente di UCINA-Confindustria Nautica Anton Francesco Albertoni, e dal direttore generale di UCINA Marina Stella.
Innovazione, completezza merceologica e qualità saranno i segni distintivi del Salone 2010 che con una progressione continua nell’arco di quasi mezzo secolo ha conquistato la leadership mondiale confermandosi come il punto di riferimento internazionale per l’intero settore della nautica da diporto.
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La rassegna – che si svilupperà nei settori delle imbarcazioni a motore, a vela e pneumatiche, motori, abbigliamento tecnico, accessori, turismo nautico e servizi – si presenta in proiezione, a oltre due mesi data, con 1.400 espositori, 2.300 barche di cui 500 in acqua. Delle imbarcazioni in esposizione, ben il 60% del totale è inferiore ai 10 metri. Alto il tasso di internazionalità con oltre il 36% di espositori esteri. Supera 500 il numero delle novità. Numeri che attestano la vitalità della manifestazione che, in uno scenario economico mondiale che obbliga le aziende a strategie commerciali selettive, si accredita sempre di più come appuntamento imprescindibile per il mercato.
Per un pubblico attento a tutti i dettagli e per gli operatori professionali, il Salone Nautico Internazionale offre TechTrade, la sezione dedicata ai componenti e agli accessori per la nautica da diporto che nelle giornate di lunedì 5 e martedì 6 ottobre sarà riservata preferenzialmente all’incontro b2b tra gli operatori della filiera nautica.
Per favorire inoltre gli incontri B2B con gli operatori esteri durante la manifestazione, UCINA intende quest’anno valorizzare tali iniziative di concerto con i valori espressi nell’ambito dell’accordo di settore con il MISE e l’ICE per la promozione e il sostegno all’export.
La missione operatori sarà estesa quindi nella sua durata e numero di invitati con l’obiettivo di raddoppiare la presenza degli operatori professionali esteri al Salone rispetto allo scorso anno, favorendo le provenienze da mercati strategici quali la Cina, India, area Nordafricana e Sudamericana.
Il Salone 2010 conferma il suo lay out, apprezzato dal pubblico per la facilità di individuazione dei diversi settori merceologici e per la spettacolarità della parte floating, oltre centodiecimila metri quadrati di specchio acqueo, e nove chilometri di percorsi sul mare. Assodato l’utilizzo della darsena di ponente per il settore vela per quanto riguarda le superfici a terra – quattro padiglioni, una tensostruttura sul mare e ampi spazi outdoor – sono stati ulteriormente rivisitati gli allestimenti della zona TechTrade nel padiglione C e della zona shopping nella seconda galleria del padiglione S. A ospitare la stampa specializzata le aree semicoperte del padiglione S. Interamente dedicati alle imbarcazioni a motore fino a 12 metri, alle imbarcazioni package (imbarcazioni pneumatiche e rigide complete di motore) e ai motori fuoribordo i ventimila metri quadrati del piano terreno del padiglione S. Si confermano, nella prima galleria, strumentazioni elettroniche e attrezzature per la pesca sportiva, porti e servizi per la portualità, finanziari & leasing. Altre imbarcazioni pneumatiche e editoria specializzata saranno nel padiglione D; motori entrobordo e entrofuoribordo, accessori per motori e generatori saranno nel padiglione C terreno, gli enti per la sicurezza in mare nella galleria. Nel padiglione B a livello banchina imbarcazioni a motore fino a 16 metri, al piano superiore imbarcazioni pneumatiche, sotto la tensostruttura alcuni dei marchi più prestigiosi della cantieristica italiana e internazionale.
Conclusi i lavori di rifacimento della porzione sud della copertura del Bisagno, Piazzale Kennedy si presenterà con una migliorata viabilità. Grazie al ponte provvisorio, realizzato in occasione del cantiere, l’accesso viario al quartiere fieristico risulta ora a doppia corsia, facilitando così l’ingresso dei mezzi durante le fasi di allestimento e disallestimento.
Lo scenario: dopo un 2009 difficile, che ha messo a dura prova la capacità di tenuta di diverse aziende del comparto, la nautica italiana sta affrontando un 2010 altrettanto complesso. Pur in presenza di segnali di lieve miglioramento, la tendenza generale è all’insegna della cautela, nella consapevolezza che il recupero dei livelli di produttività raggiunti negli anni precedenti alla crisi economica rappresenteranno ancora per un po’ un traguardo lontano.
Partendo dalle prime elaborazioni dei dati consuntivi 2009, che confermano un calo complessivo del 30.5% rispetto al 2008, si osserva che a soffrire maggiormente sono stati i comparti della componentistica e dei motori. Di contro la tenuta dell’export, scesa solo del 15%, conferma che la nautica italiana, con i suoi 3 miliardi di dollari di valore, è al vertice della classifica dei primi venti paesi esportatori di imbarcazioni da diporto nel mondo.
Un dato di particolare rilievo, soprattutto se si considera che la nautica è al 5º posto nella graduatoria dei prodotti Made in Italy maggiormente apprezzati all’estero.
Questa evidenza, unita alla maggior crescita nel primo trimestre 2010 del PIL italiano rispetto a quelli di altri paesi dell’Unione Europa, quali Spagna, Francia e UK, nonché all’interesse suscitato dalla nautica italiana in alcuni mercati emergenti, come Cina, India, Turchia e Brasile, rappresenta un buon punto di partenza per auspicare che il settore possa ripartire velocemente e stabilizzarsi su tassi di crescita stabili e duraturi.
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