Piccini: bene l’”ambo”
Ma gli brucia l’eventuale giudizio negativo sulle scelte per il porto del futuro – Si va verso il commissario?

Roberto Piccini
LIVORNO – Se ne dicono tante, ma una è lapalissiana: la candidatura di Roberto Nardi alla presidenza dell’Autorità Portuale ha sparigliato il gioco che doveva condurre alla riconferma senza ostacoli di Roberto Piccini. Ora non solo il gioco è riaperto, ma le chances di Piccini sembrano in netto calo. Lo pensano in molti, ma lui ostenta ancora calma; e fiducia nel risultato finale.
Presidente Piccini, che è successo?
“Dal punto di vista della procedura, sono successe cose del tutto legittime e corrette. Ovvio che sono rimasto sorpreso dalla scelta della Camera di Commercio di fare solo il nome di Nardi. Forse sarebbe stata possibile una designazione davvero unitaria ed unanime da parte di tutte le categorie su due nomi, come sembra fosse partita la vicenda”.
C’è chi l’ha presa come un giudizio negativo sui suoi primi quattro anni di operato.
“Mi auguro che non sia questa la chiave di lettura, perché sarebbe preoccupante. Abbiamo lavorato di concerto con istituzioni e categorie per arrivare finalmente ad un moderno piano regolatore portuale, che sblocchi una realtà rimasta al piano del 1953. Un giudizio negativo su questo obiettivo mi sembrerebbe quantomeno sorprendente”.
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Forse qualcuno contesta il recente piano operativo triennale?
“Vorrei far notare che è stato sottoposto a un lungo, lunghissimo iter di consultazioni che ci ha portato ad accogliere anche alcuni suggerimenti. Tanto che il Pot, mi piace ricordarlo, è stato approvato alla fine all’unanimità. Con il corretto giudizio che è in definitiva propedeutico proprio al rinnovo del piano regolatore portuale. La sua filosofia di base è che abbiamo scelto di fare di Livorno un porto “multipurpose” contro una certa idea di porto solo containers; e la scelta è legata alle caratteristiche del porto che vogliamo, ma anche alle realtà attuali che spingono non solo verso i containers ma anche verso le Autostrade del mare, la piattaforma logistica costiera, i passeggeri, le crociere…”
Però c’è stata una pesante battuta d’arresto sui traffici, nella seconda parte del suo mandato.
“La crisi internazionale ha colpito tutti i porti, non è certo una novità. Ma siamo riusciti a mettere le basi per una solida ripresa, aprendoci anche a nuovi operatori e servizi. L’accordo di queste ore con Finsea di Negri e l’ormai imminente nuova linea di Autostrade del mare di Grimaldi sono solo esempi. Crociere e traghetti passeggeri sono realtà in crescita: nel 2011 avremo più di un milione di croceristi e più di due milioni e quattrocentomila passeggeri dei traghetti. Tutto questo dimostra che il porto è appetibile e che gli sforzi fatti con questo obiettivo danno dei risultati; come hanno riconosciuto anche il consiglio comunale e la stessa Regione”.
In sostanza dice che le è difficile capire perché la Camera di Commercio non l’ha designata ed ha indicato invece Nardi?
“Mi ha sorpreso la spaccatura nella giunta camerale, ma sono contento dell’”ambo”: così il ministro ha la possibilità di scegliere, come richiede la legge, tra due candidature qualitativamente ad alto livello. Ministro e presidente della Regione possono in questo modo valutare davvero al meglio. Salvo non si speri di andare ad un nuovo commissariamento del porto”.
Antonio Fulvi
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