Patenti nautiche e traduzioni
Imposte a chi guida barche di bandiera francese – Ancora nessuna risposta dal ministero competente
ROMA – Il grido d’allarme è arrivato in questi giorni al ministero competente, Infrastrutture e Trasporti, ma non ha avuto ancora risposte. Sta succedendo questo: che agli italiani in possesso di patente nautica italiana che hanno navigato o navigano in acque francesi su barche immatricolate in Francia, viene richiesto dalle autorità transalpine di esibire una traduzione (autenticata) della patente italiana in lingua francese.
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In molti hanno trasecolato: ma come, e l’Europa unita, e i criteri tante volte sbandierati della libera circolazione dei cittadini e delle merci? In mare i francesi pare non abbiano inteso ragioni, come peraltro fecero anni fa quando ai natanti italiani chiedevano – malgrado la legge italiana non lo prescrivesse – un certificato di proprietà o un attestato similare. Allora il problema fu risolto con un compromesso all’italiana (o meglio, alla latina): bastò che il certificato dell’assicurazione obbligatoria RC riportasse, oltre alle caratteristiche del natante, anche dati anagrafici e residenza del proprietario. Ma nel caso della traduzione della patente la “grana” è scoppiata tardi e ad oggi non sembra che siano state attuate contromisure.
Mentre invece pare sia arrivata una documentazione agli uffici della Motorizzazione Civile che mette a disposizione per chi la richiede una traduzione in tedesco della patente automobilistica italiana. Che sia un segnale di un nuovo irrigidimento delle frontiere dentro questa povera Europa delle contraddizioni?
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