“Porto 2000” altra tappa per la gara
LIVORNO – Si complica ancora, a quanto pare, la prevista privatizzazione della Porto 2000 che gestisce a Livorno le crociere e i traffici passeggeri. In una riunione tra i due soci, l’Authority portuale (73%) e la Camera di Commercio (27%) sono state valutate le varie ipotesi, ferma restando la volontà del presidente dell’Authority Roberto Piccini di concludere la partita entro l’anno.
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Non sembra della stessa idea il presidente della Camera di Commercio Roberto Nardi, che ha ribadito la necessità di tempi più lunghi anche per le stesse valutazioni economiche che l’operazione comporta. Tra l’altro c’è sull’operazione anche la spada di Damocle della normativa attuale che obbliga a mettere in gara per la privatizzazione solo il servizio (e non il patrimonio) per una durata della concessione non superiore a 13 anni, dopo di che il privato può rientrare acquisendo l’eventuale plusvalore che si è nel frattempo verificato, salvo tornare a concorrere in una ulteriore gara per altri 13 anni (salvo che nel frattempo la normativa non si adegui a quella europea, assai più realistica). Ma è pur sempre un rischio.
Nell’incontro si è anche affrontato il problema della valutazione del valore reale della parte di “Porto 2000” che sarà messa a gara – un team di avvocati e commercialisti indicati dai due soci ci ha lavorato – e in particolare della preparazione del bando della gara, che è in corso di affinamento da una specie di advisor costituito da alcuni specialisti fiorentini.
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