Al Salone di Genova la rivoluzione di Yamaha
GENOVA – L’hanno già battezzata, con parecchia enfasi, come una “rivoluzione”. In vista del 50º Salone nautico di Genova, che si tiene dal 2 al 10 ottobre, quello che è diventato il principale costruttore di fuoribordo al mondo, la giapponese Yamaha, ha rivoluzionato la sua linea dei 4 tempi più potenti da (225 a 300 cv) aggiungendovi un medio-piccolo da 70 cv che in Italia potrebbe arrivare anche “depotenziato” a 40 cv per coloro che non hanno la patente nautica. E con molte chanches visto che come 70 cv è più leggero anche del 70 Evinrude (2 tempi) ad oggi il fuoribordo di pari potenza con massa più contenuta.
La novità dal Giappone non consiste tanto nelle potenze, che sono in listino da Yamaha già da qualche anno. Ma dal fatto che analoghe potenze sono ricavate da una rivisitazione totalmente nuova degli organi meccanici e dell’elettronica per cui questi 4 tempi sono a parità di potenza tra i più leggeri sul mercato; anche più leggeri di alcuni 2 tempi, come già accennato, che vantano rispetto ai 4 una minore complessità meccanica.
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Tra le novità che gli utenti dovranno per forza apprezzare c’è la presenza dei silent-block sulla trasmissione finale che, come spiega la Yamaha, rende estremamente dolce l’inserimento della marcia sia in avanti che indietro, contribuendo al confort generale della guida. Sempre per rimanere nei pesi: il nuovo 300 cv Yamaha pesa (dichiarati dalla casa) dai 10 ai 20 kg meno dei concorrenti a 4 tempi, il che potrebbe sembrare poco su masse che sfiorano (o superano) il quarto di tonnellata; se non si trattasse di pesi che posti sullo specchio di poppa e in alto rispetto al centro di galleggiamento, fanno a volte la differenza negli assetti di navigazione.
Facendo tesoro della propria esperienza nel campo delle corse motociclistiche, Yamaha ha ottenuto l’alleggerimento generale calibrando con estrema attenzione tutti i componenti dei motori, dalle fusioni alle bielle, dagli scarichi agli ingranaggi, ricorrendo anche a materiali ultra-leggeri ma di estrema resistenza. Con qualche chicca aggiuntiva: per esempio la messa in moto non più girando la chiave ma a pulsante, come sulle più recenti berline di alta gamma. E quadri motore estremamente completi, dove ogni funzione è monitorata e indicata con appositi led. I prezzi dei nuovi Yamaha, che sono già stati presentati a primavera negli Usa e saranno immediatamente a disposizione dei concessionari da fine ottobre in Italia, dovrebbero essere gli stessi delle analoghe potenze oggi nei listini della casa dei tre diapason. Ma come sempre, i prezzi usciranno solo al Salone di Genova, dopo la consueta riunione di tutte le principali marche che operano sul nostro mercato. Dove va registrata anche la storica decisione di Bombardier di distribuire direttamente gli Evinrude, uscendo dalla rete del suo tradizionale importatore italiano, l’Italmarine.
A.F.
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