Piccini e Nardi in corsa Per l’Authority labronica
La Camera di Commercio ha scompigliato le carte designando a maggioranza il suo presidente – La situazione a Bari e a Trieste

Roberto Piccini

Roberto Nardi
LIVORNO – La scadenza di alcuni presidenti delle Autorità Portuali più in vista – Livorno,Trieste e Bari sono nella lista – entra nel vivo degli adempimenti. Con una sorpresa in partenza: lunedì finiscono i termini per inviare le “terne” (o una “terna” complessiva) da parte delle istituzioni indicate dalla legge 84/94 per tre presidenze importanti, Livorno, Trieste e Bari. E in tutti e tre i porti le designazioni, quelle vere e sostanziali, sembrano più in mano alla politica nazionale o almeno nazionale e regionale piuttosto che ai porti.
I primi a muoversi, sia pure al limite del tempo massimo, sono stati i livornesi. Dopo aver inviato una “interrogazione” urgente al ministro Matteoli sul perchè il ministero non abbia formalmente chiesto le terne – ma la legge non obbliga il dicastero a farlo – le istituzioni si sono mosse.
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Comune di Livorno e Provincia hanno ribadito il nome del presidente uscente Roberto Piccini, sia pure non avendolo ancora ufficializzato (almeno fino a ieri): diversa la posizione in Camera di Commercio: una mattinata di discussioni in giunta, dalla quale è uscito il nome “secco” del presidente camerale Roberto Nardi. Ma non in modo unanime: su 9 membri di giunta, Nardi si è correttamente portato fuori dalla sala, e alla fine i voti a suo favore sono stati comunque 5: hanno votato invece per Piccini il rappresentante dell’autotrasporto Baldi, il presidente di Spedimar Alberti e il rappresentante del commercio Lami. Il Comune di Capraia ha anch’egli appoggiato Piccini. Ma i nomi arriveranno al ministero solo lunedi 6, ultimo giorno utile.
Come sembra che succederà anche a Trieste e Bari dove sono in corsa personaggi della politica (a Trieste il presidente della Cdc Poletti e il sindaco Di Piazza, ma non si esclude ancora il nome “tecnico” di Pollastrini; a Bari sembra che la riconferma di Mariani sia un dicktat sostenuto anche dallo stesso Bersani nei colloqui con il ministro Matteoli) ma rimangono aperte opzioni di seconde terne se ci saranno forti contrasti.
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