Piombino, il piano “parte”
Il progetto per il nuovo assetto portuale rivoluzionerà lo storico scalo

Luciano Guerrieri
PIOMBINO – Davvero, eppur si muove: come avrebbe detto anche Galileo Galilei, sia pure in altro contesto. Nel senso, da parte nostra, di un dichiarato sollievo perché il nuovo piano regolatore del porto di Piombino ha cominciato il suo iter formale con la presentazione della valutazione di compatibilità ambientale al ministero. Come recita l’avviso che pubblichiamo in ultima pagina, il nuovo piano regolatore del porto di Piombino, che il presidente Luciano Guerrieri ha avuto modo anche di presentare in una prima bozza nell’incontro di primavera all’hotel Falesia con il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, persegue l’obiettivo da sviluppare in un orizzonte temporale dei prossimi 15 anni, puntando all’ampliamento sia delle aree che delle strutture di servizio oltre a uno storico approfondimento dei fondali.
Saranno estese le banchine della zona nord-orientale, opportunamente ingranditi i terrapieni a servizio delle ro/ro pax, sarà prolungato il molo Batteria per circa mezzo chilometro e saranno dragati i fondali della parte di bacino funzionale sia agli attracchi che alle evoluzioni, fino a 15 metri di profondità.
Lo sviluppo lineare delle banchine di Piombino passerà gradualmente da poco più di 2.200 metri a 6,5 chilometri mentre le aree portuali cresceranno da 125 mila metri quadri a 1 milione e 100 mila metri quadri. Previsti anche interventi alla Stazione Marittima per razionalizzarne ulteriormente alcuni aspetti. E non va dimenticato che il piano regolatore è strettamente connesso ai progetti della nuova viabilità di accesso e di uscita dal porto, che sono inquadrati nell’accordo con il ministero per la realizzazione dell’autostrada Cecina-Grosseto-Civitavecchia e la relativa “bretella” verso Piombino.
Per realizzare gli interventi in questione l’Autorità Portuale di Piombino ha elaborato un realistico piano di spese che conta sia sugli introiti dell’attività stessa dell’istituzione, sia dei finanziamenti nazionali e regionali già noti. Non va dimenticato anche l’accordo di programma relativo al trasferimento a Piombino dei fanghi di Bagnoli che seppur ridimensionato dovrebbe continuare ad assicurare risorse non marginali.
Del piano regolatore di Piombino si parlerà anche prossimamente quando partiranno gli altri bandi di gara per le realizzazioni vere e proprie. E il presidente dell’Authority Luciano Guerrieri non dimentica di sottolineare l’impegno della istituzione anche per l’Elba, dove sono in corso interventi altrettanto importanti relativi agli scali storici per i collegamenti con il continente.