NAPOLI – Maggiore attenzione e conoscenza approfondita degli strumenti di lavoro da usare con cautela e responsabilità possono contribuire a ridurre, se non evitare, incidenti sul lavoro del personale di coperta delle navi. Il personale di coperta copre molte delle attività di lavoro a bordo. Si va dal personale addetto all’ormeggio, disomerggio e rimorchio agli addetti per il servizio di imbarco e sbarco. Alle manovre in generale per l’imbarcazione e per la sistemazione a bordo, per i montacarichi, boccaporto, verricelli e gru e altri servizi.
A tal fine l’IPSEMA, Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo, in collaborazione con forMare, Polo Nazionale di Formazione per lo Shipping, istituito da Confitarma nel 2006, ha realizzato il “Quaderno di formazione per la sicurezza del lavoro del personale di coperta”.
Si tratta della quarta iniziativa, presentata oggi a Napoli dal commissario straordinario dell’IPSEMA, Antonio Parlato e dal presidente di Confitarma, Nicola Coccia, di una collana editoriale che l’IPSEMA dedica al tema della prevenzione.
“Come ogni strumento di formazione – ha sostenuto l’avvocato Parlato – per una cultura di base, il Quaderno riprende gli argomenti presenti nei precedenti manuali dedicati ad altre tipologie di lavoro marittimo, con il dichiarato intento di aumentare la prevenzione rispetto ai molteplici rischi che si corrono in coperta, qualche esempio: il picchettaggio e la pitturazione dello scafo e le lavorazioni al suo esterno, gli attacchi della pirateria, gli accessi a bordo e quelli dai boccaporti alle stive, gli ancoraggi ed i rimorchi, la guardia sul ponte di comando, le operazioni con gli elicotteri”. “Dai primi dati sul trend degli infortuni registrati dall’IPSEMA ha continuato il commissario Parlato – si conferma la tendenza alla contrazione degli incidenti sul lavoro, da un calo pari al 9% calcolato nel 2008 si è passati ad una diminuzione meno marcata nel 2009 ma lo stesso significativa, il 6%”. “Sono riconducibili – ha concluso Parlato – ad un contesto di lavoro di attività svolta dal personale di coperta il 51,3% del totale degli infortuni. D’altra parte il personale di coperta presenta una casistica molto alta di incidenti anche per le particolari caratteristiche di lavoro che prevedono un ambiente così variegato da moltiplicare la tipologia dei possibili rischi”.
“Confitarma – ha dichiarato il suo presidente Nicola Coccia – in questi anni si è dedicata con particolare attenzione alla formazione di numerose figure professionali e i Quaderni sulla sicurezza a bordo rappresentano un importante complemento di tutte le iniziative volte a qualificare i nostri equipaggi”.“Con questa pubblicazione ha continuato il presidente Coccia – dedicata alla sicurezza di coperta vengono forniti protocolli comportamentali volti a ridurre al minimo il rischio di infortuni in uno degli ambienti più esposti, dove è richiesta la massima attenzione”. “Sviluppo e sicurezza – ha concluso il presidente di Confitarma – vanno di pari passo se si vuole garantire un ritmo di crescita sostenibile a lungo termine, buon standard di vita ed altri livelli di coesione sociale”.
Il commissario straordinario dell’IPSEMA, Antonio Parlato, a conclusione dell’incontro, ha espresso al presidente Nicola Coccia, in vista dell’imminente conclusione del mandato alla guida della Confederazione Italiana Armatori, il più vivo apprezzamento per la costante ed efficace collaborazione assicurata all’IPSEMA durante la sua presidenza augurandogli ulteriori successi.